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Natale in agriturismo: la tradizione fa boom!

Pioggia di prenotazioni

Natale in agriturismo: la tradizione fa boom!

Sono tanti gli italiani che passeranno Natale e Santo Stefano negli agriturismi: lo affermano con certezza i numeri delle prenotazioni che ormai sono vicine al sold-out soprattutto nelle strutture che si occupano di ristorazione agrituristica.

“Per le feste non esiste un trend assoluto o un orientamento che va per la maggiore – commenta Cristiano Pasqualin, presidente Terranostra Rovigo –; c’è sicuramente chi apprezza l’ambiente domestico e non saprei dare una percentuale certa di chi non prende in considerazione l’idea di mangiare fuori in questi giorni di festa. Un dato però è sicuro: sentendo anche i colleghi che come me propongono menù ed eventi legati alle festività già da novembre, i clienti che intendevano fare pranzi e cene fuori, sia a livello di feste aziendali che festività in rosso su calendario con famigliari e amici, si sono presi per tempo e hanno prenotato da molte settimane il loro posto a tavola".

"Ci sono sicuramente coloro che hanno anticipato i tempi già a fine estate – prosegue l’agriturista - chiedendo di riservare tavoli per non perdere il posto, perché oltre agli autoctoni, ci saranno anche i vacanzieri che tornano a trovarci perché si sono trovati bene in altre stagioni e hanno apprezzato i nostri servizi”.

“Pranzi e cene saranno quindi a base di tradizioni locali – conclude Pasqualin – come per esempio cotechini e salami trasformati direttamente dai nostri maiali allevati in azienda, verdure dei nostri orti, dolci con le nostre farine, sono menù che rispecchiano le feste, dal sapore polesano, perché gli agriturismi ci tengono particolarmente ad esaltare le ricette di una volta, quelle che forse mancano nelle proprie case perchè scarseggia il tempo per cucinare, perché sono sempre meno le persone che hanno una gallina a casa che può offrire uova fresche o che ha l’orto con i propri frutti di stagione. Gli agriturismi hanno proprio questo ruolo: salvaguardare innumerevoli produzioni, rispettare la stagionalità, traghettare ricette e tradizioni e dare ai consumatori qualcosa che nel tempo è venuto a mancare”. 

“Gli agriturismi polesani nel tempo, ma soprattutto dopo la pandemia hanno qualificato notevolmente la propria tradizionale offerta di alloggio e ristorazione – commenta il presidente di Terranostra Rovigo -. Oggi che finalmente siamo lontani dai Dpcm e lockdown che hanno annullato le feste del 2020 e limitato quelle del 2021, dal 2022 è partita la ripresa di tutti i servizi con regolarità e questo ritorno alla normalità ha dato una sterzata ai numeri che hanno segnato sempre segno più. Il nostro territorio, lo dimostrano anche i dati dei flussi turistici, è sempre più meta di vacanze slow, vacanze in cui prendersi del tempo, assaporare gli spazi aperti, mangiare sano e di qualità. I nostri agriturismi racchiudono tutte queste caratteristiche, l’offerta è davvero ampia, per tutti i gusti e per tutte le esigenze”.

“Le Feste fanno sempre bene al settore perché danno una motivazione in più alle persone per muoversi – conclude Pasqualin – ma voglio ricordare che le strutture agrituristiche sono aperte durante tutto l’anno perché lavorano in funzione delle aziende agricole che non smettono mai di fare attività: scopritele anche nei periodi cosiddetti normali”.

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