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COVID A NATALE

“Prudenza, ma senza ansia”

I Rodigini sono attenti, ma non preoccupati

Coronavirus: Zaia, pochi tamponi disponibili. Ce li faremo da soli

Le influenze non spaventano i Rodigini: anche se a volte ci potrebbe essere bisogno di una mascherina, soprattutto quando si è in mezzo a tanta gente, in realtà la maggior parte dei cittadini ritiene che la paura del Covid sia finita e che si tratti solo di comportarsi adeguatamente per non diffondere il virus delle influenze che in queste settimane stanno colpendo un po’ tutti. Dunque, questo inverno si vivranno i sintomi dell’influenza con più tranquillità e serenità, ovviamente riguardandosi e, soprattutto, tutelando le persone più fragili non avendo troppi contatti quando si sente di non stare bene. ovviamente la risalita del contagi Covid degli ultimi giorni rilanciano la necessità di usare prudenza.

Dice Katia: “Io inizialmente ero preoccupata e credevo alla pericolosità del Covid, ora non più. Non se ne parla nemmeno più per i media, questo significa che l’emergenza è davvero rientrata. Sì, capiterà di ammalarsi, ma come capita sempre. Non capisco questa necessità continua di avere ancora le mascherine addosso. Vedo persone che addirittura la indossano in auto, ma queste persone probabilmente la pensano molto diversamente rispetto a me. Tra l’altro io mi sono già ammalata due volte di influenza lo scorso anno, per quest’anno fortunatamente ancora no”.

Laura aggiunge: “Come per tutte le influenze, è chiaro che bisogna stare riguardati e non rischiare, ma senza troppa ansia. Anche io ne ho già passata una, ma curandomi adeguatamente ne sono uscita senza problemi. Non penso ci sia ancora bisogno di mascherine in questo momento, penso possa bastare il fatto di tenere una giusta condotta, rimanendo in casa quando si sta male e non avendo contatti con i soggetti più fragili”.

Dello stesso parere è Alberto che afferma: “Le influenze ci sono, vanno affrontate come ogni anno, senza particolari ansie. E poi basta coprirsi: una sciarpa o un berretto più grosso fanno la differenza, senza ricorrere ad altro”.

Valeria, infine, conclude: “Io sono un soggetto fragile e ho il giusto timore nei confronti delle influenze, senza farsi prendere dal panico. Non penso servano chissà quali accorgimenti, sappiamo che chi ha patologie può accedere a tutti i vaccini possibili per tutelarsi, come ho fatto. Se poi c’è tanta gente ammassata, magari avere la mascherina non è male per sentirsi più protetti”.

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