VOCE
LA STORIA
21.12.2023 - 12:00
Come ogni anno le festività natalizie sono momenti durante i quali le famiglie si riuniscono, solitamente sedute a tavola, per condividere intensi momenti conviviali. Se poi tutto questo è condito dai fiocchi di neve che scendono dal cielo e dal fuoco del caminetto acceso che riscalda l’atmosfera, è davvero il Natale che a tutti piace immaginare.
E proprio la notte di Natale, stando alla tradizione, sarà proprio da quel camino che scenderà, nottetempo, Babbo Natale per consegnare i suoi doni anticipando di un paio di settimane la discesa della sua amica Befana che utilizzerà ancora una volta il camino per raggiungere le abitazioni dei più piccoli per portare regali o, qualche volta, anche un po' di carbone. Tutto questo, oggi come un tempo, è possibile solamente se le canne fumarie sono libere e pulite e, sin dai tempi antichi, si preparava questo momento particolare chiamando qualche giorno prima lo Spazzacamino.
Un mestiere sicuramente romantico, in bilico tra il tempo passato e la fantasia, che fortunatamente ancora oggi qualcuno ha intrapreso se pur adeguandosi alle normative vigenti. La figura dello spazzacamino ha da sempre qualcosa di affascinante e di misteriosamente fantasioso. Nell’immaginario collettivo, infatti, la figura dello spazzacamino è ancora quella di una persona non più giovanissima che si adegua a fare un lavoro umile e sporco, per arrivare alla fine di ogni giornata e poter dire di aver ricevuto un pasto caldo e qualche spicciolo. Non è certo così.
Il mestiere dello spazzacamino, nato probabilmente prima del 1800 dalla povertà e dalla disperazione e praticato spesso da anziani o da bambini che meglio potevano infilarsi nelle canne fumarie, era praticamente scomparso attorno agli anni ’50 con lo sviluppo industriale e con l’utilizzo di gas e petrolio per il riscaldamento. Solo verso la metà degli anni ‘80 è tornato in auge con la costante crescita dell’utilizzo della legna da ardere come alternativa concreta ai combustibili fossili. Ma è attorno al 1990 che in Italia le cose sono migliorate parecchio anche grazie anche al lavoro dell'Anfus, così che la richiesta di pulitura dei camini è aumentata notevolmente, tanto che oggi esiste una precisa normativa nazionale, che recepisce anche quella europea, per l’installazione e la manutenzione delle stufe e dei camini alimentati a legna.
Anche nel nostr oPolesine esiste uno spazzacamino. Si tratta di Marco Ghirardini che, assieme al fratello Cristian e, all’occasione, anche con l’aiuto del figlio Filippo, da vent’anni svolge con grande passione e professionalità, questo lavoro nella sua ditta “Pyro lo Spazzacamino”. L’abbigliamento e soprattutto l’aspetto di Marco, moderno spazzacamino, non è certo quello di Bart che sbatteva amorevolmente gli occhi davanti a Mary Poppins; oggi non si vede più arrivare a cavallo della sua bicicletta, tutto sporco di fuliggine con in mano i vecchi attrezzi rovinati dall’usura e dal tempo.
Marco ha una moderna attrezzatura con la quale, con grande professionalità, svolge questa importante attività. “Ho iniziato installando camini e stufe a legna e mi sono accorto subito che la gente aveva bisogno di qualcuno che gli pulisse e facesse manutenzione alla canna fumaria – ci spiega lo stesso Marco, da poco tornato dal 40esimo ‘Raduno dello spazzacamino’ che si svolge ogni anno in Val Vigezzo a pochi chilometri dalla Svizzera - Mi sono iscritto alla scuola per spazzacamini di Brescia e per oltre 6 mesi ho frequentato il corso per ottenere la specializzazione. Inizialmente sono stato affiancato ad uno spazzacamino più anziano e poi ho iniziato ad andare da solo”.
Il nostro spazzacamino, ci ha spiegato che, oggi più che mai, la pulizia va fatta secondo criteri, tecniche e tempi precisi e affidata a persone competenti. “La pulizia dipende dalla quantità di legna bruciata durante l’inverno, va fatta periodicamente perchè il pericolo che la fuliggine possa prendere fuoco è davvero molto alta, soprattutto se si brucia legna non perfettamente secca”. Una manutenzione, quella delle canne fumarie che, oltre ad una maggior sicurezza, garantisce anche un minor inquinamento”.
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