VOCE
Venezia
02.01.2024 - 00:31
Venti intossicazioni etiliche, tre aggressioni, tre cadute per i festeggiamenti, zero risse e zero ferimenti da botti di Capodanno, ma tanti codici bianchi che chiedono di essere dimessi prima della mezzanotte, per andare a scatenarsi.
“Un bollettino che è un sospiro di sollievo, perché non registra casi di perdita o pericolo di vita a causa dei festeggiamenti di questa notte - dice il dg dell’Ulss 3 Edgardo Contato - ma che invita a riflettere ancora una volta sulla pericolosità del consumo irresponsabile dell’alcol, da un lato, e di alcuni accessi impropri, o semplici pretese improprie, al Pronto soccorso, dall’altro. Noi accogliamo tutti coloro che ne hanno bisogno, in cambio chiediamo attenzione e sensibilità nei confronti di tutti gli operatori della sanità che lavorano con abnegazione anche nella lunga notte più complicata dell’anno”.
Al Pronto soccorso dell’ospedale Civile di Venezia sono state visitate e curate in totale un centinaio di persone. Una decina le esotossicosi (intossicazioni da alcol) e tre le aggressioni che hanno provocato ferite e contusioni non gravi. Al Pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo di Mestre sono state accolte fino a questa mattina 220 persone (di cui 10 i codici rossi non dovuti ai festeggiamenti, 60 arancio, 40 verdi, il resto bianchi). Sei i pazienti curati per stati di ubriachezza severa, quattro adulti e due minori. Di questi 220 accessi totali, 110 erano quindi codici bianchi. “Davvero molti di loro - raccontano sorpresi gli infermieri del Pronto soccorso mestrino - hanno ripetutamente chiesto di essere dimessi prima dello scoccare della mezzanotte per andare a fare festa”.
Al Pronto soccorso di Mirano fino a questa mattina sono passati 120 pazienti, 17 di loro sono stati ricoverati. Quattro i codici rossi non dovuti ai festeggiamenti, 11 arancio, 43 verdi e 48 invece i bianchi. Due i giovani, un sedicenne e un diciannovenne, soccorsi e curati per abuso d’alcol. Tre invece le cadute accidentali, non gravi, per colpa dei festeggiamenti scatenati. Al Pronto soccorso dell’ospedale di Dolo un centinaio di accessi fino a questa mattina (un solo codice rosso non dovuto ai festeggiamenti, 22 arancio, 5 gialli, 16 verdi e 56 bianchi). Un solo abuso d’alcol per un minorenne, poi tante gastroenteriti e sindromi influenzali. Regolare l’attività al Pronto soccorso di Chioggia, che non registra eventi in merito alle conseguenze dei festeggiamenti.
Allargando lo sguardo a tutto il 2023, il bilancio dei cinque Pronto soccorso di tutta l’Ulss 3 Serenissima è di undicimila accessi in più e un'ora in meno di attesa per i codici minori rispetto al 2022. Gli accessi del 2023 sono stati 238.574, contro 228.010 dell'anno precedente e hanno comportato due milioni e mezzo di prestazioni. Più della metà degli utenti che si sono recati al Pronto soccorso sono stati valutati come codici bianchi, e molti di questa vastissima fetta di accessi sono dunque impropri: si tratta di utenti che avrebbero dovuto cercare una risposta ai propri bisogni di salute verso altri servizi, lasciando ai Pronto soccorso la possibilità di concentrarsi sulle situazioni per cui sono nati: l'emergenza e l'urgenza.
I Pronto soccorso dell'Ulss 3 Serenissima, mentre hanno accolto tutti i pazienti gravi indirizzandoli ai reparti - i codici rossi, arancioni e gialli sommati insieme ammontano al 24% degli accessi - hanno comunque garantito una risposta anche a tutti i codici minori, migliorando ulteriormente la performance rispetto al passato: il tempo di attesa medio dei codici bianchi e verdi è stato inferiore alle tre ore (2 ore e 52 minuti) e il 90% di questi codici minori è stato comunque dimesso entro le 5 ore e 21minuti, con un miglioramento dell'attesa rispetto al 2022 di 1 ora e 21 minuti.
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