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Il canale della vergogna

Ecco come l'hanno ridotto gli ecovandali

Il canale della vergogna

Ecovandali scatenati. Nello scolo adiacente l’ecocentro di viale Risorgimento, sul lato ovest, qualcuno o più di qualcuno ha scaricato un po’ di tutto: sette/otto sacchi neri ben pieni (ovviamente non è dato sapere che cosa ci sia dentro), poi diversi scatoloni e cassette di legno, alcuni secchi di plastica, un bidoncino usato per la raccolta dei rifiuti e ben cinque o sei bidoni tra gialli e verdi usati fino a qualche anno fa per il secco e il vetro. Un po’ distaccato da questa selezione di rifiuti, si trova un gabinetto. Molto probabilmente, però, si trova lì da diverso tempo ed è apparso alla luce per il basso livello di acqua. Infatti per lungo tempo, in quella zona, lungo il sentiero c’è stato un grande accumulo di scarti edili, ora rimossi. Quasi sicuramente il gabinetto è scivolato giù e per l’acqua un po’ più alta, così pure per la vegetazione verde e rigogliosa, non si vedeva.

Questo è lo spettacolo indecente che si trova nello scolo, adiacente l’ecocentro. La presenza dei bidoni andati fuori uso per la raccolta differenziata dei rifiuti, porta a pensare che si tratti di un atto dimostrativo, dal momento che Ecoambiente aveva annunciato che i bidoni non più utilizzati vanno consegnati all’ecocentro. Ecco che qualcuno, nella propria imbecillità, deve aver messo in atto un’azione di ritorsione quasi a voler dire “Adesso viene a prenderti i tuoi bidoni”.

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