VOCE
IL LUTTO
03.01.2024 - 19:11
Il Polesine perde Mario Crescenzio, preside, politico, latinista, uomo di cultura. Consigliere e assessore provinciale prima, senatore per 7 anni poi, punto di riferimento per una comunità.
Mario Crescenzio, 81 anni, lascia la moglie Luciana e i figli Paola e Davide oltre a parenti e amici. Per sua espressa volontà, i funerali saranno celebrati nella chiesa di Arquà Polesine, suo paese d’origine, in forma strettamente privata. L’annuncio della morte è stato dato dalla famiglia, ed è stato accolto con “dolore e dispiacere” da quanti lo hanno conosciuto e hanno avuto modo di apprezzarne le doti umani e professionali.
E sono proprio queste due parole, dolore e dispiacere appunto, quelle con cui ha accolto la notizia Carlo Alberto Azzi, uomo “forte” nell’allora Pds-Ds a cavallo tra gli anni ’90 e i Duemila, quando la carriera politica di Crescenzio era allo zenit.
Un mondo, quello politico, in cui Crescenzio, insegnante e appassionato conoscitore della lingua latina e poi preside di ruolo per lunghi anni, è approdato nel 1985, a 43 anni, quando per la prima volta è stato eletto nel consiglio provinciale di Rovigo, incarico in cui è poi stato confermato alle successive elezioni, nel 1990. Nello stesso anno è stato anche eletto consigliere comunale a Fratta Polesine. Con lo scioglimento del Pci, Crescenzio aderisce al Partito democratico della sinistra: per un anno, dal 1993, fa parte della giunta provinciale “trasversale” guidata da Alberto Brigo, poi il grande salto a palazzo Madama, dove viene eletto nel 1994, nella legislatura durata poi due soli anni, per essere confermato nel 1996, sotto le insegne del Pds.
In questi cinque anni di legislatura, si distingue per il suo lavoro nella commissione bilancio. “Un lavoro per il quale il senatore Morando, responsabile per il nostro partito, lo elogiò moltissimo”, ricorda ancora Azzi. “Si era molto interessato all’argomento, e portava ai nostri amministratori molte spiegazioni e delucidazioni importanti. La sua candidatura - lo ricorda ancora l’ex compagno di partito - era stata scelta per l’alto valore culturale della sua figura: aveva dedicato gran parte della sua vita alla scuola, ed era un grande latinista. Diede il suo apporto al Polesine anche con consigliere della Fondazione Cariparo. La sua è stata davvero una bella figura”.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE