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CAVARZERE

Il monito della “vecia” sulla violenza

“Ocio omani” recita il cartello della befana allestita lungo l’Adige dal Comitato XXI Maggio

Il monito della “vecia” sulla violenza

Ci rimarrà una settimana in più sull’argine dell’Adige, a Rottanova, la “vecia” che si sarebbe dovuta “bruciare” il giorno dell’Epifania. A causa del meteo incerto, infatti, il Comitato Cittadino di Rottanova ha deciso di rinviare l’evento che si sarebbe dovuto svolgere sabato 6 gennaio a quello successivo, il 13 gennaio. Si svolgerà, invece, regolarmente domenica 7 gennaio la Brusavecia di Boscochiaro, organizzata dal Comitato XXI Maggio. L’evento inizierà alle 17, con musica, spettacoli, gustosi assaggi per tutti, la lotteria e lo spettacolo pirotecnico a coronare il falò.

Tornando all’evento di Rottanova, il Comitato Cittadino ha sottolineato come sia a causa del meteo che è stato spostato l’evento. “In queste condizioni sarebbe per noi difficile garantire il regolare svolgimento della nostra Epifania ed in generale tutto l’allestimento necessario - scrivono - per queste ragioni, a malincuore, abbiamo deciso di posticipare la nostra Brusavecia al 13 gennaio. Speriamo sappiate comprendere le ragioni di questo cambiamento, vi aspettiamo numerosi e con lo stesso calore che sempre sapete regalarci”.

Come ogni anno, infatti, la grande catasta di fascine essiccate nelle campagne, sostenute da un palo il legno e vestite con abito e maschera in cartapesta, vigila la via principale di Rottanova dedicata ad Umberto Maddalena. La grande Befana è stata costruita, come di consueto, dal Comitato Cittadino di Rottanova che, da più di quarant’anni organizza una festa diventata imponente sia per l’offerta folkloristica e culinaria, sia per le migliaia di persone che arrivano dai paesi limitrofi, ma anche da altre provincie a partire dalle 16 del 6 gennaio. Quest’anno, stessa ora ma, quindi, 13 gennaio. Sarà per l’offerta di divertimento lungo più di metà via Maddalena e compresa la piazza, sarà per la tradizione, la Befana di Rottanova è la più vecchia del territorio e la più attesa.

Una settimana in più anche per quel messaggio che gli organizzatori hanno voluto portare in questa edizione del 2024. Infatti, l’abito della “signora” che si porta via tutte le feste è tappezzato da fiocchi rossi, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Così come quella di Boscochiaro è stata allestita per dare un messaggio agli uomini, con un chiarissimo “Ocio omani”, e il dito puntato. “Un monito in dialetto che vuole essere motivo di riflessione per tutti” hanno scritto dal Comitato XXI Maggio.

Del resto, purtroppo, anche Cavarzere nel 2018 c’è stato un terribile caso di femminicidio: vittima la 37enne Maila Beccarello, ammazzata di botte dal compagno. Un’azione che non si deve dimenticare e che deve fare riflettere. Un messaggio forte che deve echeggiare ancora una volta su tutti e che deve porre fine ad una violenza inaudita. Un messaggio che già si sta diffondendo a partire da tutti coloro che in questi giorni stanno continuando a visitare la “vecia” postando le foto nei social. Il “bruciare” della vecia può essere anche sinonimo di spazzare via quella violenza che nel 2023 ha ucciso 118 donne, sostituendola con la parola amore. Il 13 gennaio per la frazione sarà un giorno di festa (soprattutto per i bambini), ma è doveroso anche lanciare messaggi fino a quando questa violenza verrà sconfitta.

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