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Addio "Nappa", se ne va un pezzo di storia

Il cavaliere Natale “Nappa” Duò si è spento all’età di 94 anni.

Addio "Nappa", se ne va un pezzo di storia

Natale "Nappa" Duò

Il cavaliere Natale “Nappa” Duò si è spento all’età di 94 anni. Il ricordo di Gianni Vidali

PORTO TOLLE - Il paese e soprattutto il Delta del Po perde un pezzo della sua storia. Il cavaliere Natale “Nappa” Duò si è spento nella giornata di venerdì all’età di 94 anni.

Una persona che ha fatto parte della tradizione del territorio deltizio come ricorda lo scrittore, anch’esso legato al Delta del Po, Gianni Vidali: “‘Nappa’, in gergo dialettale basso polesano sta a indica- re l'orlo della cappa del camino; ma lo chiamano così per il suo nasone lungo: sporgente proprio come la ‘nappa’ di un camino. È una figura straordinaria e molto conosciuta, non solo a Cà Venier, ma in tutto il Delta".

"È nato da quelle parti, ma da molti anni abita e vive in centro a Cà Tiepolo. Si è trasferito dopo esser diventato dipendente del Comune. Credo sapesse a malapena leggere e scrivere, ma era un personaggio estroso, creativo e fantasioso - continua Vidali -  Alcuni lustri fa è stato insignito della croce di Cavaliere del Lavoro, quando ancora c'era Pertini presidente della Repubblica. La croce, smaltata di colore verde, se la porta sempre dietro in una scatolina, per mostrarla in giro".

La decorazione gliel'hanno data per meriti conseguiti nel lavoro di agricoltore. Nella sua vita ha fatto i mestieri tra i più disparati: il contadino, il falegname, il pescatore e l'autista. La patente C per guidare il camion l'ha presa tanti anni fa; gli hanno fatto fare solo l'esame orale perché aveva difficoltà a leggere e scrivere. 

Gli aneddoti non mancano: "Aveva una memoria di ferro, conosce tutti i segnali e le indicazioni stradali senza bisogno di leggerli. Quando fu assunto in Comune come autista di scuolabus, gli diedero la patente D senza fare i quiz: ma sapendo tutto a memoria, sbalordendo l'ingegnere della motorizzazione, la prese subito".

Il cavaliere Nappa suonava anche la fisarmonica. In occasione della festa dell'Epifania, andava in giro a suonare la ‘vecia’ con un gruppo folkloristico locale, poi il ricavato delle prestazioni le de- volve all'asilo del prete e delle suore. "Diceva che non lo faceva per loro, ma per i bambini e per migliorare la struttura", ricorda ancora Vidali.

Conclude con un'altra storia a lui legata: "Una volta in pensione, si era anche candidato a consigliere comunale. Volevano fargli fare la prova di alfabetismo, lui l'aveva rifiutata ed aveva firmato una carta, davanti al segretario comunale, dove dichiarava che sapeva leggere e scrivere; poi non era stato eletto, sennò scattava l'ineleggibilità. Diceva che facevano tutte quelle storie perché era di sinistra, e che non era stato eletto perché in giro si erano messi a dire che un consigliere comunale non istruito non poteva operare per il bene della comunità”. 

Una grossa perdita. I funerali di Natale Duò si terranno lunedì 8 alle 15 nella chiesa di Ca' Tiepolo.

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