VOCE
VENETO
08.01.2024 - 08:36
Si indaga sulle motivazioni che, a Cinto Caomaggiore (Venezia) avrebbero portato un genitore a lanciare la figlia di 5 anni giù dal terrazzo, per poi scagliarsi a propria volta nel vuoto. Sono entrambi sopravvissuti e l'uomo è stato arrestato.
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L'uomo, attualmente sotto stretta sorveglianza all'ospedale San Tommaso dei Battuti di Portogruaro, ricoverato nel reparto di Psichiatria, poco prima dell'assurdo gesto, avrebbe ricevuto un sms che potrebbe essere la causa scatenante dell'accaduto.
Il contenuto di un messaggio ricevuto da parte di una donna, non la madre della bambina, ha fatto esplodere la tragedia. L'Sms con la frase "Tra noi è finita" potrebbe essere stato il detonatore di un gesto insensato e crudele. Dopo aver letto i messaggi che preannunciavano la fine di una relazione già logora, il 43enne avrebbe svegliato la piccola intorno alla mezzanotte, portandola sul balcone del primo piano e, come in un incubo, l'ha scaraventata giù.
La bambina, miracolosamente cosciente, è stata trasferita all'ospedale di Treviso per gravi traumi cranici, mentre il padre è stato portato all'ospedale di Pordenone sotto stretta sorveglianza. I carabinieri, intervenuti dopo l'attento esame del telefonino, hanno aperto la casa, trovando porte chiuse a chiave. La scoperta di uno smartphone con messaggi rivelatori ha svelato una relazione ormai logorata e la decisione della donna di troncare il legame la sera prima dell'incubo.
Il Gip presso il tribunale di Pordenone ha convalidato l'arresto dell'uomo, il quale, dopo le cure, sarà trasferito in carcere. Nel frattempo, ha nominato come suo difensore Igor Visentin, presidente dell'Ordine degli avvocati di Pordenone.
Il gesto insensato del padre, che ha poi tentato la fuga ma è stato fermato da tre ragazzi, ha sconvolto la comunità di Cinto. Si indaga sulla possibilità che le urla udite nelle serate precedenti la tragedia fossero proprio riconducibili all'uomo coinvolto.
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