VOCE
VENETO
08.01.2024 - 09:17
Riscontrando l’esposto del marito, che si è affidato a Studio legale 3A, il Pubblico Ministero della Procura di Venezia, dott.ssa Daniela Moroni, ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in ambito sanitario per fare piena luce sulla morte di Marta Callegaro, la sessantaduenne di Mira (Ve) deceduta improvvisamente e apparentemente senza un perché all’ospedale di Dolo il 30 dicembre 2023. Il Sostituto Procuratore, dopo aver acquisito e posto sotto sequestro tutta la documentazione clinica, ha iscritto nel registro indagati, anche come atto dovuto, una dottoressa del pronto soccorso e ha disposto l’esame autoptico sulla salma, per svolgere il quale affiderà l’incarico lunedì 8 gennaio 2024, alle ore 11, presso gli uffici della Procura lagunare.
La signora Callegaro, che secondo questa ricostruzione - non soffriva di alcuna patologia né assumeva farmaci, il 29 dicembre aveva iniziato a manifestare sintomi che facevano pensare a una “banale” influenza quali tosse e vomito. Nel primo pomeriggio, prosegue la ricostruzione dello studio che segue i familiari, il marito ha chiamato il medico di famiglia, la quale però, dopo la visita domiciliare, non ha rilevato problematiche particolari, neanche di natura polmonare, riscontrando solo parametri pressori molto bassi, 80-60, e consigliando alla paziente di assumere acqua e liquirizia per “tirarsi su”.
Ma solo un quarto d’ora dopo che la dottoressa se n’era andata, verso le 15, la donna, recandosi al bagno accompagnata dal consorte, è svenuta perdendo conoscenza per un paio di minuti. A quel punto il marito, visto anche il suo stato di persistente debolezza, ha chiamato il 118 e la sessantaduenne è stata presa in carico dagli operatori del Suem e condotta in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Dolo, dove è giunta poco dopo le 17 con codice d’accettazione “arancio”.
Dopo gli accertamenti, la paziente, molto sofferente, nella tarda serata è stata trasferita e ricoverata provvisoriamente nel reparto di Geriatria in attesa che si liberasse un posto in Nefrologia: per i medici era disidratata e dalle analisi sembrava esservi una gastroenterite in corso per la quale, dopo un’opportuna idratazione, i sanitari avrebbero avviato una terapia antibiotica ad hoc, rassicurando sulle condizioni della moglie il marito prima che questi, alle 23.30, facesse ritorno a casa. Ma poche ore dopo, alle 4.50 del 30 dicembre, l’uomo è stato contattato al telefono da un medico che gli ha riferito che la moglie aveva subito un arresto cardiaco, era stata intubata, che la situazione era grave e che doveva recarsi d’urgenza in ospedale. Il marito e il figlio hanno raggiunto il nosocomio di Dolo in meno di mezzora, ma ormai era troppo tardi: i dottori hanno comunicato il decesso della loro cara, inutili i tentativi di rianimazione durati più di un’ora.
Un’istanza ritenuta meritevole di accoglimento da parte della Procura che, come detto, per il tramite del Pm dott.ssa Moroni, ha aperto un fascicolo, indagato un medico del pronto soccorso di Dolo e disposto la perizia autoptica che sarà fondamentale per dare le prime risposte alla famiglia e per eseguire la quale lunedì il magistrato incaricherà il medico legale dott.ssa Alessia Viero, che poi procederà a seguire con l’accertamento tecnico irripetibile: alle operazioni peritali parteciperà anche il medico legale dott.ssa Alessandra Rossi di Padova messa a disposizione da Studio3A quale consulente tecnico per la parte offesa. Una volta ultimata l’autopsia la Procura darà il nulla osta per la sepoltura e i familiari di Marta Callegaro potranno fissare la data dei funerali.
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