VOCE
L’INTERVISTA
09.01.2024 - 22:01
Un 2024 tra luci (le prospettive legate alla Zls e ai fondi del Pnrr, l’innovazione nelle aziende) e ombre (la crisi dovuta al granchio blu, un contesto internazionale instabile e la paura di fenomeni terroristici). Il prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo non si sbilancia: “Gli ultimi due anni hanno smentito ogni previsione positiva. Ci eravamo lasciati alle spalle il Covid e speravamo in un 2022 di crescita, quando è arrivata la guerra in Ucraina, poi lo scorso anno un altro conflitto in Medio Oriente. Il contesto internazionale instabile, oltre a problemi di sicurezza, porta con sé fenomeni inflattivi che si ripercuotono soprattutto sui redditi dei più deboli”.
I dati sulla sicurezza che fotografia del Polesine vi restituiscono, che sfide vi lanciano?
“La sfida fondamentale è quella di salvaguardare i livelli di sicurezza e ordine pubblico da fenomeni criminosi importanti. La minaccia terroristica si è acuita a livello internazionale ed è necessario prevenirla con il massimo coordinamento delle forze di polizia. Il controllo sulle infiltrazioni della criminalità organizzata è un altro obiettivo oggetto di una intensa attività di prevenzione e di vigilanza da parte delle Forze dell’Ordine con il coordinamento dell’Autorità giudiziaria. Ritengo però doveroso ringraziare anche sindaci e vertici delle associazioni imprenditoriali e dei sindacati, perché con il loro contributo possiamo cogliere in anticipo elementi interessanti in funzione di prevenzione. Teniamo sempre alta la guardia su questo argomento: vogliamo far sì che le opere finanziate con il Pnrr e le progettualità della Zls si concretizzino senza pericoli di infiltrazioni criminose. Per quanto concerne la criminalità comune, tra i fenomeni più odiosi, oggetto di attenzione, ci sono i furti in appartamento. E quello che notiamo, è un aumento della violenza di genere. Per questo siamo pronti a trattare con la massima rapidità le situazioni che dovessero presentarsi attivando tutte le procedure di legge come il codice rosso. Un altro fronte è contrasto allo spaccio di stupefacenti. Le forze di polizia nel 2023 hanno sequestrato oltre cento chili di droga e registriamo come nel nostro territorio anche in contesti periferici vi siano centrali delle reti di spaccio”.
Parliamo di “atti vandalici”. L’anno si è concluso con una serie di danneggiamenti ai danni dei velox della provincia, dal Delta all’Alto Polesine, passando per Bosaro. Otto abbattimenti in pochi mesi. Bloccherete Veloman?
“E’ una situazione spiacevole. Le indagini sono in corso, coordinate dall’autorità giudiziaria. Io ricondurrei questo fenomeno alla sua oggettività. Si tratta di uno o più delinquenti che compiono reati in danno non solo del patrimonio pubblico e comunale, ma che minacciano anche la sicurezza stradale. Danneggiare strumenti atti a contenere la velocità, che è la prima causa di mortalità stradale, è paragonabile a tranciare le cinture di sicurezza agli automobilisti. Si tratta di un presidio importante contro le possibili conseguenze dell’eccesso di velocità, su una rete stradale molto complessa in Polesine, segnata da strade a doppio senso di circolazione e che nei mesi invernali sono caratterizzate da nebbia e manto stradale impervio e sdrucciolevole”.
Un episodio che l'ha preoccupata e fatta riflettere in particolare in questo 2023?
“Sicuramente fa riflettere l’incendio alla Cavana nel Delta del Po ai danni di un esponente di vertice del consorzio dei pescatori, per cui ho subito organizzato insieme al sindaco di Porto Tolle un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in loco. Anche l’esplosione dolosa avvenuta a Cavanella Po, presso un edificio abitato da immigrati ha suscitato forte preoccupazioni, perché le conseguenze potevano essere veramente drammatiche. Sono fatti estremamente gravi e alieni dal contesto sociale di questa provincia, riconducibili a modalità e mentalità che qui non devono attecchire. Credo che in entrambi i casi la risposta delle Istituzioni, anche in termini di rafforzamento della presenza delle Forze di Polizia, è stata immediata e abbia prodotto proficui risultati”.
Gang con i machete e violenza tra i giovani. C’è da preoccuparsi delle nuove generazioni anche a Rovigo?
“Il fenomeno delle bande giovanili suscita grande preoccupazione. C’è un problema di fondo educativo e pedagogico, sia nel rapporto con i figli che con gli studenti a scuola. E siamo tutti chiamati a tutti i livelli ad agire per migliorare il nostro rapporto con il mondo giovanile. Dall’altro canto gli organi di polizia sanno come controllare blog e siti Internet e social media dove ci sono contenuti ispirati alla violenza. E’ un grave problema che non ha confini territoriali, come non li ha Internet”.
Passando a temi più economici, che vedono spesso la prefettura in prima linea. Quali sono i pericoli del 2024 e quali gli elementi positivi?
“Quest’anno é stato caratterizzato dalla crisi del granchio blu proliferato in modo esponenziale nelle lagune del Polesine e che ha messo in crisi un intero settore. Il sistema territorio si è mosso con grande celerità e le autorità di governo hanno dato pronte risposte in termini di sostegni economici. Stiamo lavorando congiuntamente anche con la confinante Provincia di Ferrara per azioni di raccordo per una gestione condivisa dello stato di crisi che accomuna i due versanti del Delta del Po. E’ uno stato di crisi che genera tensioni sociali, correlato a una brusca diminuzione della fonte di reddito delle famiglie che gravitano attorno al comparto. Gli aspetti positivi, invece arrivano dalla Zls e dall’innovazione che molte aziende del territorio sanno esprimere, sia in settori tradizionali, che innovativi e che sanno affermarsi a livello internazionale. Rispetto alla Zls ho già fatto presente che gli enti locali devono consorziarsi o stipulare convenzioni per gestire al meglio la mole di procedure amministrative, urbanistiche ed edilizie, per realizzare gli insediamenti produttivi attesi. Ma occorre anche pensare all’adeguamento della viabilità commerciale e a politiche per la casa per i lavoratori dei nuovi comparti. In questo ritengo essenziale il contributo propositivo delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali”.
E’ l’anno delle elezioni amministrative. Ben 32 comuni al voto tra cui Rovigo...
“E’ un importante turno elettorale, che interessa circa i 2/3 dei comuni di questo territorio. Lavoreremo perché la campagna elettorale si svolga in modo corretto e senza tensioni. Confido che con le Amministrazioni riconfermate o rinnovate si prosegua nel clima di dialogo e di massima collaborazione che finora vi è stato, test anche per noi, abbiamo tutte le capacità per portarlo a termine. Fa bene alle istituzioni e fa bene al Polesine”.
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