VOCE
IL CASO
11.01.2024 - 22:00
L’associazione Polesine Azione chiede al Comune di poter realizzare un monumento alle vittime delle foibe. Ma la risposta dell’amministrazione è un cortese “no, grazie”. O almeno, non ora e non così. Sicuramente non sotto la regia dell’associazione, ritenuta legata all’estrema destra.
Il caso è emerso durante la riunione, organizzata dalla prefettura, l’altro giorno, per mettere in calendario tutte le iniziative che saranno realizzate in Polesine in occasione del Giorno della memoria e del Giorno del ricordo, che ricorrono rispettivamente il 27 gennaio e il 10 febbraio. In questa sede, il Comune di Rovigo, rappresentato per l’occasione dall’assessore Giorgia Businaro, ha dato conto anche della richiesta ricevuta da Polesine Azione. Apriti cielo: lo stesso prefetto, oltre a sindacati e associazioni, ha ricordato il “curriculum” del sodalizio, che in passato è stato anche denunciato (dalla Cgil) per l’apposizione di striscioni di insulti in proprietà privata. Conseguente, la replica del Comune che ieri ha risposto “picche” alla richiesta dell’associazione.
Polesine Azione, infatti, si era proposta per realizzare un monumento da installare nel parco Martiri delle Foibe: si tratta di un’area verde che si affaccia su via Cimitero, a Boara Polesine, così intitolato dall’attuale amministrazione nel 2021. “L’amministrazione comunale di Rovigo - si legge nella risposta inviata ieri dalla stessa Businaro - ritiene apprezzabile la proposta in merito alla realizzazione di un monumento a perenne ricordo” dei fatti accaduti sul confine orientale al termine della seconda guerra mondiale, ma “ritiene altresì che l’installazione di una così importante opera necessiti della maggiore condivisione e partecipazione della comunità”. Un modo cortese per dire: grazie, ma ci pesiamo noi.
Il Comune, infatti, si impegnerà, svela ancora la Businaro, a “avviare, nei prossimi mesi, un percorso partecipativo che possa coinvolgere scuole, associazioni e cittadini al fine di ottenere il maggiore consenso possibile all’iniziativa. Sarà inoltre cura del Comune stesso, con fondi propri o di terzi, la realizzazione del monumento a conclusione del percorso partecipativo” in questione. Un monumento, insomma, forse si farà: non è detto che sia posizionato proprio nel parco di Boara. Ma soprattutto, i tempi, i modi e il soggetto della realizzazione saranno vagliati dal Comune stesso.
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