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IL CASO

"Facile applaudire veloman, ma chi paga i danni?"

Interviene anche il sindaco di Polesella Leonardo Raito

Raito: “Tante opere, zero debiti”

Sulla vicenda di Veloman interviene anche il sindaco Raito. Nei giorni scorsi il primo cittadino di Polesella, Leonardo Raito, sulla sua seguitissima pagina Facebook aveva posto ai suoi follower una domanda chiaramente provocatoria e in contrasto con i tantissimi elogi che il tagliatore di autovelox sta riscuotendo sui social e non solo: “Chi paga la reinstallazione dei velox segati da veloman?”.

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Come si poteva prevedere in molti hanno interagito nel post del sindaco, dividendosi tra chi sostiene il nuovo eroe polesano e chi, invece, ritiene rechi un danno alla collettività. Abbiamo chiesto allo stesso Raito, che in una risposta aveva ammesso che in alcune situazioni gli apparecchi “sono davvero in posizioni incredibili”, aggiungendo come lui stesso lamentasse il fatto di aver preso “delle multe indigeribili”. Sulla questione gli abbiamo chiesto quale fosse il suo personale parere.

“In un sistema in cui passa l’impressione che un autovelox sia più un sistema vessatorio che un elemento preventivo è comprensibile che chi abbatte uno strumento sia considerato più un eroe che un esecutore di un reato – fa sapere Raito - Io nella mia vita di automobilista ho pagato diverse sanzioni per eccesso di velocità anche in condizioni davvero paradossali, tipo facendo i 52 su strade con i limiti dei 50, con velox nascosti o poco segnalati, però le ho pagate".

I controlli su strada hanno senso perché la nostra provincia ha un numero di morti altissimi sulle strade, però non sempre i velox fissi sopperiscono alla carenza di personale delle forze dell’ordine che qualche lustro fa mi sembrava svolgere un maggior numero di servizi. Sulla strumentazione -precisa - mi sembra più ‘democratica’ e produttiva in chiave di sicurezza quella legata alle velocità medie. Collocate però dove i limiti sono superiori ai 50 e dove ci siano verifiche preventive delle velocità rilevate. Resta comunque il tema che le entrate da sanzioni legate al codice della strada vanno vincolate, per una bella percentuale, a interventi di manutenzione e sicurezza stradale".

"Mi piacerebbe vedere – conclude il sindaco Raito - se lo fanno tutti”.

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