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L’aria è ancora irrespirabile

A Rovigo da tre giorni in città è in vigore l’allerta arancione

L’aria è ancora irrespirabile

Aria ancora cattiva in Polesine. Da tre giorni la concentrazione di smog nei cieli di Rovigo è superiore alla soglia di guardia (50 microgrammi di pm10 per metro cubo di aria) e da tre giorni in città è in vigore l’allerta arancione con l’attivazione dei limiti di circolazione per le auto più inquinanti. Le previsioni, date dal bollettino meteo dell’Arpav, dicono che la situazione non dovrebbe cambiare prima di domani. Ancora uno o due giorni, quindi, di aria cattiva in città.

Nell’ultima rilevazione utile delle centraline Arpav, quella di sabato il livello di polveri sottili si è fermato a quota 67, il giorno prima si era attestato sul valore di 70 e prima ancora a 57. Una situazione di aria cattiva che, per altro, è comune a quasi tutte le province venete a parte Belluno, l’unica a non aver avuto valori sopra la soglia di guardia nell’ultima rilevazione.

Ecco allora che in città rimane l’allerta arancione, come evidenziato dal "semaforo" colorato che appare sul sito web del Comune di Rovigo. E lo rimarrà almeno fino al prossimo bollettino dell’Arpav, che arriverà nella giornata odierna 15 gennaio. In caso di allerta arancione in città scatta il divieto di circolazione per autoveicoli trasporto persone (categoria M) e trasporto merci (categoria N) alimentati a benzina Euro 0 e Euro 1; per autoveicoli trasporto persone (categoria M) e trasporto merci (categoria N) alimentati a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4; per motoveicoli e ciclomotori (categoria L) non omologati ai sensi della direttiva 97/24/Ce (Euro 0). Le limitazioni vengono applicate da lunedì a domenica dalle 8.30 alle 18.30.

In caso di allerta arancione è prevista la limitazione della temperatura degli ambienti che non deve superare i 18 gradi (con tolleranza di 2) negli edifici adibiti a abitazioni, uffici, attività ricreative, attività commerciali, attività sportive e attività scolastiche. I 17 gradi (con tolleranza di 2) negli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali. E' previsto inoltre il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici (caldaie, stufe, caminetti) alimentati a biomassa legnosa (legna, cippato, pellet) di classe 1 stella, 2 stelle e 3 stelle, in presenza di impianto di riscaldamento alternativo. Il divieto di combustioni all'aperto di piccoli cumuli di materiale vegetale da attività agricole e forestali. Il divieto di barbecue, falò rituali, fuochi d'artificio a scopo di intrattenimento.

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