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VENETO

Botte alle figlie, mamma condannata a tre anni e mezzo

La sentenza del tribunale

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Minorenne vittima del padre acquisito

La violenza domestica, una realtà spesso nascosta dietro le porte di casa, ha colpito nuovamente la cronaca con la recente condanna di una donna di 41 anni, di origine romena, a tre anni e sei mesi di carcere. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Padova in seguito alla richiesta del pm Sergio Dini per violenze perpetrate sulle proprie figlie per un periodo di cinque anni.

La vicenda - a quanto emerso in aula - ha avuto inizio quando le due ragazze, all'epoca di 14 e 16 anni, hanno deciso di denunciare la madre, esasperate dalla situazione di terrore quotidiano che caratterizzava la loro vita. La madre, trasferitasi in Italia per lavorare come badante, si trovava sola a gestire la famiglia, poiché il marito era rimasto nel paese d'origine senza interessarsi della sua stessa famiglia.

Il caso è venuto alla luce nel luglio del 2022, quando una delle figlie ha chiamato il 112 durante un'esplosione d'ira della madre. I carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato l'appartamento in condizioni disastrose, con oggetti rotti e un clima di tensione palpabile. La madre ha reagito aggressivamente alla presenza delle forze dell'ordine, venendo denunciata anche per resistenza a pubblico ufficiale, un reato su cui dovrà rispondere in un altro processo.

L'inchiesta successiva ha portato all'allontanamento della madre dalle minori e al loro trasferimento in una comunità protetta. Le figlie, nonostante non si siano costituite parte civile, hanno fornito testimonianze raccapriccianti durante gli accertamenti.

Le ragazze hanno raccontato di essere state picchiate sistematicamente con il manico di una scopa, di essere state oggetto di umiliazioni e oltraggi, e di vivere in un ambiente simile a una discarica. Gli episodi di violenza erano frequenti, con la madre che utilizzava qualsiasi oggetto a portata di mano per colpire le figlie. Nel 2019, ad esempio, aveva distrutto il computer della figlia più piccola.

Il quadro emerso durante l'indagine ha svelato una realtà fatta di minacce, abusi fisici e psicologici, con la madre che non esitava a scagliare oggetti e utilizzare la violenza verbale contro le figlie. La casa in cui le ragazze erano costrette a vivere sembrava una scena di caos e terrore quotidiano.

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