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IL CASO

"Fine vita: anch’io avrei votato no"

Salvini dopo la votazione in consiglio regionale Veneto

"Fine vita: anch’io avrei votato no"

“La mia posizione è chiara: la vita va tutelata dall’inizio alla fine. Bisogna garantire tutte le cure necessarie alle future mamme e a coloro che sono in difficoltà, alla fine dei loro giorni, senza arrivare ai livelli olandesi della morte per procura. Il Consiglio regionale del Veneto ha votato, questa è democrazia. Hanno vinto i no. Avrei votato anche io in quel senso lì". Lo ha detto ieri mattina il leader della Lega e vice premier Matteo Salvini, ospite di 'Agorà'.

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“Il voto del Consiglio regionale del Veneto colpisce profondamente molte sensibilità - ha invece commentato la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella - il no ad una legge che, semplicemente, desse tempi e modi per applicare la sentenza della Consulta sul fine vita è brutale, direi disumano. Il presidente Zaia ha avuto coraggio, ha perso, è vero, ma qui il vero perdente, oltre alle persone in carne e ossa, è il Parlamento. Alle Camere spetta legiferare sul fine vita e qui la destra dice no e poi no. Brutale e disumana”.

Sul fine vita "Zaia ha sempre avuto questa posizione che lo pone in una posizione incomprensibile forse al centrodestra o a parte del centrodestra, questo di sicuro - ha invece detto Luca De Carlo, senatore veneto di Fratelli d’Italia presidente della Commissione industria e agricoltura del Senato, a 24 Mattino su Radio 24 - Che tutto ciò abbia riflessi politici sulla sua maggioranza mi sentirei assolutamente di escluderlo. Era una partita nella quale lui stesso ha dato libertà di coscienza e lui stesso ha anticipato quale fosse la sua linea, ma di fatto poco c'entra con la conduzione della Regione, con l’affrontare i temi della Regione, cose che noi abbiamo sempre detto. Occupiamoci di ciò che è di nostra competenza visto che dobbiamo legiferare a favore dei veneti e essere un pò concreti. Lasciamo ad altri questi temi se proprio dobbiamo occuparcene".

"Avrei votato la legge di iniziativa popolare sostenuta da Luca Zaia in Veneto perché è una legge di puro buon senso - ha scritto l’ex presidente della Camera, Roberto Fico (M5s) in un post su Facebook -. Lo dico pur riconoscendo le tantissime differenze che il sottoscritto e il Movimento 5 Stelle hanno rispetto alla Lega e alle stesse posizioni del presidente della Regione Veneto, a partire dalla totale contrarietà all’autonomia differenziata”.

Infine anche i consiglieri regionali leghisti che due giorni fa hanno votato no o si sono astenuti sulla proposta, hanno diffuso una nota: “Noi, che non abbiamo votato a favore della proposta di legge popolare, ma che abbiamo espresso voto contrario o ci siamo astenuti - spiegano - siamo grati a Luca Zaia per essere stato il primo a chiedere la massima onestà intellettuale a noi tutti. Ora ci stringiamo ancora attorno a lui, smentendo categoricamente quanti, con evidente miopia e malcelata strumentalizzazione, vogliono leggere nella nostra posizione una spaccatura inesistente, una frammentazione politica che non ha nessuna logica, fornendo una interpretazione distorta dei fatti, tesa magari a screditare o, peggio, delegittimare, un uomo politico fuori dal comune come Luca Zaia, che ha pochi pari nella politica italiana ed europea. Siamo con lui e con lui guideremo la nostra Regione ancora a lungo, ben oltre l'orizzonte temporale del 2025. Noi tutti, che si sia votato a favore o contro o che ci si sia astenuti, abbiamo assunto una posizione che non è sicura, né conveniente, né popolare, ma che risponde soltanto a quel giudice personale che si chiama coscienza”.

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Commenti all'articolo

  • diduve

    18 Gennaio 2024 - 12:45

    Salvini vattene. Forza Zaia

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  • diduve

    18 Gennaio 2024 - 12:43

    Liberta' e' anche poter finire di vivere quando si vuole.

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