La rivolta dilaga, velox segati anche in Emilia

La scia di abbattimenti di autovelox, che sembra seguire la moda di "Veloman", ha toccato anche la provincia di Reggio Emilia, precisamente a Boretto. Un autovelox lungo la Cispadana tra Boretto e Gualtieri è stato rinvenuto abbattuto nella notte tra venerdì e sabato, con una tecnica simile a quella utilizzata in Polesine.

La rivolta anti velox dilaga oltre il Polesine

Assalto col flessibile anche nel Bellunese

La medesima modalità di vandalismo è stata infatti riscontrata negli episodi registrati in Polesine, dove otto dispositivi sono stati abbattuti in meno di otto mesi. L'azione, apparentemente ripetuta da imitatori, ha coinvolto anche altre zone del nord Italia, l'ultimo caso segnalato a Martignana di Po nella provincia di Cremona nel corso del fine settimana.

Tagliato l'ennesimo velox in Romea

Il totale sale a quota 8

Il modus operandi appare ormai consolidato: l'uso di un flessibile a batteria per tagliare il palo, prestando attenzione a non toccare i fili interni. Successivamente, il palo viene adagiato in direzione dei campi circostanti, evitando di invadere la corsia. 

La polizia locale dell'Unione Bassa Reggiana sta attualmente conducendo accertamenti sull'incidente di Boretto. Gli agenti hanno effettuato diversi sopralluoghi e stanno analizzando i filmati delle telecamere ai varchi del paese per risalire all'autore o agli autori dell'atto. In caso di identificazione, saranno intraprese le opportune azioni legali.

Il sindaco di Boretto, Matteo Benassi, ha reagito con sconcerto all'atto di vandalismo, definendolo un "segno di inciviltà". Ha espresso preoccupazione per le espressioni di soddisfazione manifestate su social media, sottolineando che la strada interessata è stata teatro di numerosi incidenti, alcuni fatali, e che da quando l'autovelox è stato installato, non si sono più verificati incidenti. Benassi ha evidenziato che il limite di velocità è di 90 km/h, una velocità progettata per garantire una guida sicura e scorrevole.