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VENETO

Con pistola e passamontagna su Tik Tok, 16enne nei guai

Denunciato dopo gli accertamenti del personale della squadra mobile

I ladri si portano via persino una pistola

Un giovane di soli 16 anni, residente a Treviso con origini albanesi, ha attirato l'attenzione delle autorità dopo un episodio avvenuto lo scorso 17 ottobre nel quartiere trevigiano di Santa Maria del Rovere. Armato di una pistola finta simile a una Glock, priva del tappo rosso distintivo, e indossando un passamontagna, il ragazzo è stato denunciato dalla squadra mobile alla Procura per i minori di Venezia.

L'incidente ha avuto luogo durante un controllo effettuato dagli agenti delle volanti. Il giovane, al momento del controllo, si è dato alla fuga di corsa, lasciando sul posto la pistola e un borsello contenente un mazzo di chiavi. Grazie a queste chiavi, gli investigatori sono riusciti a risalire al garage dell'abitazione in cui il ragazzo risiede con la sua famiglia.

La pistola finta, del tutto simile a quella utilizzata dalle forze dell'ordine, è diventata una sorta di accessorio per il giovane, il quale sosteneva di indossare il passamontagna abitualmente per realizzare video su TikTok. Un uso irresponsabile di un oggetto che, nelle mani sbagliate, potrebbe causare panico e situazioni pericolose. La mancanza del tappo rosso, elemento distintivo delle pistole giocattolo, rendeva difficile distinguere la falsa arma dalla reale, creando un rischio potenziale per la sicurezza pubblica.

Durante l'episodio, il ragazzo si è dileguato lasciando sul posto tre amici, ragazzi tra i 15 e i 17 anni, che non hanno collaborato con la polizia, sostenendo che l'incontro nel parco fosse stato del tutto casuale. Tuttavia, grazie alla prontezza di un residente che ha allertato il 113, la pistola e il comportamento del giovane sono stati segnalati tempestivamente alle autorità.

Non è la prima volta che il 16enne finisce nei guai. In precedenza, è stato denunciato per ricettazione quando è stato fermato in sella a una bicicletta rubata dal valore di circa 1000 euro. Questi episodi suscitano preoccupazione tra i residenti del quartiere e mettono in luce la necessità di affrontare con serietà la questione dei comportamenti rischiosi e illegali dei giovani.

L'assenza di consapevolezza e responsabilità da parte del giovane in questione, così come dei suoi amici, solleva interrogativi su come l'uso distorto dei social media e dei trend possa influenzare il comportamento giovanile. 

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