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Rovigo

Cassaforte imbragata e furgone in moto: così è saltato il colpo alla gioielleria

Emergono i dettagli sulla spaccata a Scopagioielli. I ladri messi in fuga da un vigilante: “Mi hanno sentito e sono scappati”.

Cassaforte imbragata e furgone in moto: così è saltato il colpo alla gioielleria

Il furgone lasciato in moto dai ladri

Sono scappati lasciando persino il furgone in moto, a un passo dal colpo perfetto. A disturbare la banda di ladri che, prima dell’alba di ieri, 20 gennaio, ha sfondato la vetrina di Scopagioielli sotto il portico di piazza Vittorio e stava per sradicare letteralmente la cassaforte dal muro, un vigilante della Civis, che come ogni notte poco dopo le 4 stava compiendo il giro di controllo al vicino palazzo Roverella.

“Quando sono arrivato ho notato quel furgone bianco posizionato quasi dentro l’occhio di portico. Sul momento non ci ho dato peso: ogni notte c’è il furgone che fa le consegne alla farmacia. Invece, subito dopo ho visto alcune persone uscire dalla gioielleria e darsela a gambe”, racconta la guardia giurata. Il suo arrivo è stato decisivo: ha spaventato i ladri e li ha convinti a dileguarsi.

E dire che ce l’avevano quasi fatta. Arrivati con il furgone nel cuore della città, hanno sradicato la vetrina della gioielleria, si sono introdotti all’interno e qui hanno cinto con una corda la cassaforte. L’altro capo saldamente legato al Fiat Ducato bianco, inserito nell’occhio di portico, per sradicarla dal muro. Già pronto, un carrellino a rotelle per favorire poi il trasporto all’interno del furgone e fuggire con il malloppo.

Invece, l’arrivo della guardia giurata ha mandato all’aria il piano dei ladri, che se ne sono andati di corsa lasciando lì il furgone, ancora in moto, e gli arnesi da scasso.

Dopo che il vigilante ha dato l’allarme, sul posto è intervenuta la polizia di Stato per i rilievi del caso, e - nella mattinata di ieri - la scientifica per cercare all’interno del furgone indizi utili a dare un volto e un nome ai componenti della banda criminale. Subito allertato anche il titolare della gioielleria, che ha formalizzato la denuncia e fatto l’inventario. Apparentemente, al di là dei pesanti danni subiti, dalla gioielleria non manca nulla, ma il commerciante ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione in merito.

Non è la prima volta che la gioielleria di piazza Vittorio finisce nel mirino dei ladri. Un’altra spaccata, con modalità simili, era avvenuta nel settembre del 2021. In quel caso, però, il bottino fu ingente: si parlò di circa 100mila euro.

Un colpo da professionisti. Alle 4.37 di domenica 5 settembre 2021, una Fiat Multipla rubata poco prima in Commenda percorse a tutta velocità il lato lungo di piazza Vittorio, sfilando davanti al Caffè Molinari e infilandosi dritta sotto il portico, sfondando la vetrina della gioielleria.

In un lampo, scesero cinque persone che, una volta all’interno del negozio, fecero razzia di orologi e preziosi. Le telecamere fissarono in due minuti esatti il tempo trascorso tra lo sfondamento della vetrina e la successiva fuga.

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