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STANGHELLA E ROVIGO IN LACRIME

"Addio Marco, eri un vulcano d'energia"

E' morto a 38 anni in un tremendo incidente stradale a Boara Pisani

"Addio Marco, eri un vulcano d'energia"

Due comunità sconvolte per la morte di Marco Sattin, 38 anni, di Stanghella.

E’ stato un risveglio da incubo, quello di domenica, dopo che la tremenda notizia aveva già cominciato a circolare nella tarda serata di sabato, nei comuni di Rovigo e di Stanghella: Marco ha perso la vita verso le 22, in un terrificante incidente avvenuto lungo la Statale 16, mentre procedeva verso Rovigo, a Boara Pisani, poche centinaia di metri prima del ponte sull’Adige. Con lui in auto, anche un 25enne di Vescovana, per fortuna rimasto illeso.

Secondo i primi riscontri, l’auto ha sbandato, abbattendo un palo e finendo catapultata, rovesciata, con l’abitacolo schiacciato e deformato, nello spiazzo antistante il mercatone Mela Verde. Per consentire i soccorsi, i vigili del fuoco - immediatamente accorsi col personale del Suem 118 - hanno dovuto tagliare a forza la portiera. Purtroppo, è emerso subito come Marco fosse al di là di ogni possibile tentativo di salvataggio. Troppo gravi i traumi riportati nell’impressionante incidente.

Residente a Stanghella, nella casa di famiglia con la madre Loretta, dopo avere di recente perso il padre Enrico, Marco era davvero conosciutissimo anche in Polesine e in particolare a Rovigo, dove aveva studiato all’Ipsia e dove lavorava.

“Siamo vicini alla famiglia in questo momento tragico - fa sapere il sindaco di Stanghella Sandro Moscardi, che conosceva Marco molto bene - Marco era un ragazzo notissimo, simpaticissimo e con una larga cerchia di amici. Aveva la gioia di vivere giusta per contagiare chiunque avesse a che fare con lui. La mia vicinanza alla famiglia è anche e soprattutto affettiva - conclude il primo cittadino - il nostro era un legame che andava oltre l’amicizia”.

Il ricordo che tutti tracciano di Marco è concorde; un ragazzo splendido, pieno di forza, energia - “Era un vulcano d’energia”, la frase che echeggia non solo sui social, ma anche nelle incredule conversazioni - voglia di vivere, un punto di riferimento per tantissimi amici.

Commosso e sconvolto anche il parroco del paese che, nel suo ricordo, si divide tra ammirazione, affetto e dolore: “Marco era grande, sembrava che potesse spaccare il mondo - ricorda - era buono e generoso. Era uno che stava cercando, aveva il desiderio di trovare ciò che lo avrebbe reso felice”.

Ancora non è stata resa nota la data dei funerali. Probabilmente, prima sarà necessario capire se la Procura della Repubblica di Rovigo, competente per territorio, riterrà di dovere disporre approfondimenti o accertamenti tecnici per chiarire la dinamica dell’accaduto. Sul posto, per i rilievi, il personale dei Carabinieri.

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