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L'INCHIESTA

Contrabbando di sigarette, dipendente del monopolio indagato

Con lui nei guai una guardia giurata del Monopolio di Adria

Mestre hub delle sigarette di contrabbando

Sottraevano sigarette provenienti dall'estero dai magazzini del deposito del Monopolio ad Adria per rivenderle e procurarsi un guadagno per quasi 150mila euro. Misure cautelari reali (sequestro preventivo) per un dipendente del Monopolio e per una guardia giurata che ora rischiano grosso. L'accusa è di peculato.

La notizia, diramata dal procuratore della Repubblica di Rovigo, Manuela Fasolato, riguarda "un'approfondita indagine in seguito alla quale la procura di Rovigo ha richiesto ed ottenuto misure cautelari reali del sequestro preventivo, finalizzate sia alla futura confisca del profitto dei delitti per cui si procede, dall’altro, a rendere indisponibili somme di denaro e beni riconducibili ai medesimi reati, per un valore complessivo di euro 169.666,00, misure cautelari reali eseguite il 23 gennaio 2024 su delega della Procura dalla Squadra Mobile della Questura di Rovigo, per euro 147.360,00 in solido nei confronti di un funzionario dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, soggetto che era stato responsabile dello stabilimento di deposito Monopoli di Stato di Adria, nonché di un soggetto che era stato Guardia Particolare Giurata, in precedenza anch’egli in servizio presso il deposito dei Monopoli di Stato di Adria, sede distaccata della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli".

I due soggetti sono "indagati in ipotesi accusatoria del delitto di peculato continuato perché avendo per ragione del loro ufficio e servizio la disponibilità di tabacchi lavorati esteri – oltre 1400 kg complessivi - , depositati presso i magazzini dello stabilimento a seguito di sequestri e destinati alla distruzione, se ne appropriavano, rivendendoli e così ricavandone una illecita locupletazione pari all’importo complessivo di circa € 147.360,00, nel periodo compreso tra il gennaio 2020 e il febbraio 2022".

E non finisce qui i due sono indagati "in ipotesi accusatoria del reato di cui agli artt. 291-bis c. 1 e 291 ter c.2 lettera c) D.P.R. 43/1973, per avere, in concorso con altre due persone, una di nazionalità italiana e una di nazionalità moldava, detenuto, venduto e acquistato nel territorio dello Stato quantitativi di tabacco lavorato estero di contrabbando – già sottoposti a sequestro e depositati presso i magazzini del deposito dei Monopoli di Stato di Adria – superiori a dieci chilogrammi convenzionali, in particolare il funzionario in qualità di Responsabile dello stabilimento, si occupava del reperimento e della predisposizione dei tabacchi lavorati esteri".

La guardia giurata in servizio presso il medesimo stabilimento, come ricostruisce la procura "provvedeva alla materiale cessione degli stessi altro soggetto di nazionalità italiana, il quale ne curava la vendita a un quarto soggetto di nazionalità moldava, il quale, dopo l’acquisto, provvedeva a rivendere i predetti tabacchi nel mercato clandestino. Il funzionario dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è indagato anche in ipotesi accusatoria di peculato di un personal computer, nonché di simulazione di reato per avere con denunce all’Autorità giudiziaria o comunque ad altra Autorità che a quella aveva obbligo di riferirne, affermato falsamente essere avvenuti dei furti di sigarette nei magazzini del deposito dei Monopoli di Stato di Adria ad opera di ignoti".

L’ulteriore soggetto di nazionalità italiana, coinvolto, in ipotesi accusatoria, nel traffico di tabacchi, risulta indagato anche per il reato ricettazione. Nei confronti del soggetto italiano il sequestro preventivo è stato disposto pari ad euro 14.386,00, mentre nei confronti del soggetto moldavo è stato disposto pari ad euro 7.920,00. Il procedimento è in fase di indagine preliminare.

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