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VENETO

Ecco dove ha colpito veloman: 14 velox abbattuti

Quasi tutti tagliati alla base con il flessibile: è il suo "marchio di fabbrica"

Veloman, ora si stringe il cerchio

Un'ombra misteriosa si estende sulle strade del Veneto, dove un enigmatico personaggio, o forse un collettivo organizzato, agisce con astuzia e audacia per abbattere i velox disseminati nella regione. Dietro il nome "Veloman" si cela un fenomeno che ha catturato l'attenzione degli investigatori e alimentato la curiosità dei cittadini. Quattordici dispositivi hanno ceduto sotto i colpi di flessibile o azioni più complesse dallo scorso maggio, creando un'enigmatica epopea di sabotaggi.

Il cuore delle gesta di Fleximan sembra essere nel Polesine, dove il primo attacco ha avuto luogo lo scorso 19 maggio a Bosaro, seguito da un secondo il 19 luglio. Giacciano con Baruchella ha conosciuto due episodi, uno il 29 maggio e un altro il 2 novembre, mentre Mazzorno Destro, a Taglio di Po, ha visto il velox abbattuto due volte, prima durante le calde giornate di agosto e poi durante le festività natalizie.

Cadoneghe è stata teatro di una ribellione di portata nazionale, con il sistema di rilevamento della velocità messo fuori uso il 9 e il 10 agosto da un individuo o un gruppo armato di pistola a pallini. A Tribano, il 3 ottobre, si sospetta l'uso di un trattore come ariete per abbattere il velox sulla Monselice-mare. Il tour di Fleximan ha proseguito nel Rodigino tra Natale e i primi dell'anno, con episodi a Corbola il 26 dicembre, a Rosolina il 4 gennaio, per poi concludersi con il colpo più audace al Passo Giau, poi a Riese Pio X, e infine a Carceri.

Ora, tutti i dispositivi nel Veneto sono considerati "obiettivi sensibili", e le forze dell'ordine hanno intensificato la sorveglianza attorno a questi impianti. 

Il confronto delle targhe rilevate nei diversi sabotaggi potrebbe rivelare connessioni o ricorrenze, aprendo una pista fondamentale per risolvere il mistero dietro i colpi di flessibile ai velox.

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Il fascicolo aperto dalla procura di Rovigo per l'abbattimento dell'autovelox di Carceri è attualmente trattato come un caso di danneggiamento aggravato. Tuttavia, il coordinamento tra le procure e le stazioni dell'Arma è ancora in fase di sviluppo, senza una riunificazione delle indagini.

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