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L'appello

“Fermare la privatizzazione Iras”

“Presto una nuova amministrazione comunale, occorre provare a riprendere il dialogo”

“Fermare la privatizzazione Iras”

La Cisl Fp chiede di riprendere il dialogo con la Regione per evitare la privatizzazione e l’esternalizzazione di Iras. E chiede al commissario Iras di fermare le procedure di esternalizzazione del servzio in attesa di una nuova giunta comunale che ossa riportare la casa di riposo totalmente in mani pubbliche.

La Cisl fp è preoccupata “per quanto sta accadendo a livello politico in città, dopo anni di ragionamenti e incontri per unire le forze affinché si desse garanzia ai servizi di Iras, questa settimana ha lasciato il segno, in negativo. Dopo 8 anni la storia si ripete, durante il mandato del sindaco Bergamin arrivò il primo commissariamento regionale dell’Iras e, a fine gennaio 2024 arrivano le dimissioni del sindaco Gaffeo. E non è ancora risolta la questione legata alla casa di riposo, anzi”.

Il sindacato spiega che “l’incontro di lunedì scorso fra commissario Tiziana Stella e Cgil, Cisl e Uil non ha lasciato alcun dubbio interpretativo: dritti verso la privatizzazione attraverso una gara con una lunga durata, tanto che si parla di 12-15 anni. Non il destino che pensavamo potesse svilupparsi”. Franco Maisto della Cisl fp dice che “gli ultimi due anni sono stati un saliscendi di promesse, immaginari progetti di ristrutturazione di Casa Serena e di implementazione dei servizi. I fatti sono stati bene altri. Si è arrivati prima alla chiusura di una delle due strutture presenti in città, poi al voto contrario a luglio 2023 in municipio per il versamento di circa 3,2 milioni di euro e questa settimana alla presentazione di una molto prossima privatizzazione dell’intero ente tramite gara pubblica".

"Crediamo fortemente che, a fronte delle ultime vicende politiche che hanno visto le dimissioni del sindaco, sia più che auspicabile un ripensamento da parte della Regione del Veneto per quanto riguarda il piano di salvataggio di Iras. Sappiamo che negli ultimi mesi c’è stato un importante lavoro da parte del commissario per tenere in piedi i servizi, ora però, potrebbe esserci uno scenario diverso. Il Tar ha dato ragione per un trasferimento di circa 4 milioni di euro, e a giugno con il voto, potrebbe esserci una volontà politica diversa, unendo le si potrebbe dare una svolta alla grave situazione finanziaria”.

Di fatto, per il sindacato, i 300 posti letto e la possibilità di miglioramento delle potenzialità di Iras, passano per il mantenimento dei servizi e quindi dei contratti di lavoro pubblici, questo passaggio o meglio il percorso previsto con la gara, dovrebbe subire uno stop almeno fino a giugno. “Poi, dopo il voto, possono essere fatti ragionamenti con prospettive migliori. Crediamo che la partita Iras vada giocata tra qualche mese, fermando quindi l’ipotesi di privatizzare e portando la scelta in mano alla nuova amministrazione comunale, di modo da portare il territorio a mantenere il valore accumulato in questi anni”.

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