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VENETO
29.01.2024 - 08:44
Nella tranquilla Santo Stefano di Cadore (Belluno), un atto vandalico ha scosso la comunità: il velobox in via Udine è stato danneggiato nella notte, un gesto che ha riportato alla mente l'amara tragedia di luglio dell'anno precedente. Qui, infatti, una gravissima tragedia da distrutto una famiglia, provocando tre vittime.
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La strada in questione, testimone di un tragico incidente che ha segnato la comunità, ha visto la perdita di tre vite umane: il giovane Mattia Antoniello, il padre Marco e la nonna Maria Zuin, vittime di un terribile impatto avvenuto poco distante dalla zona del recente atto vandalico.
Il velobox un dispositivo installato per scoraggiare l'alta velocità lungo il rettilineo che attraversa il paese, è diventato il bersaglio di un vero e proprio raid. Tuttavia, ciò che più sconvolge è il contesto in cui avviene questo atto vandalico: un luogo che dovrebbe essere un simbolo di sicurezza stradale diventa teatro di violenza e distruzione.
La vicesindaco Elisa Bergagnin esprime la sua delusione e determinazione nel fronteggiare questo incidente, definendo il gesto una possibile emulazione di atti vandalici compiuti altrove. Tuttavia, non si lascia abbattere dall'atto vandalico e annuncia il ripristino del box, con la speranza che la lotta contro l'alta velocità diventi ancora più incisiva.
Il suo appello per un'azione concertata tra le Polizie locali dei comuni limitrofi del Comelico evidenzia la necessità di una cooperazione più stretta per contrastare efficacemente il problema della velocità e garantire la sicurezza delle strade. La tragedia che ha colpito la comunità di Santo Stefano di Cadore ha lasciato un'impronta indelebile, e ora è fondamentale unire gli sforzi per evitare che simili eventi accadano in futuro.
Tuttavia, la vicesindaco sottolinea anche la carenza di risorse nel dipartimento della Polizia locale, esortando a trovare soluzioni per affrontare le sfide attuali e garantire una presenza costante per la sicurezza dei cittadini.
L'indagine in corso per individuare i responsabili dell'atto vandalico è una priorità, e la possibilità di reperire prove tramite telecamere di sorveglianza offre una speranza di giustizia e risarcimento per il danno causato alla comunità.
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