Cerca

il caso

Veloman ha le ore contate

Nuovi impianti abbattuti in Liguria, e c’è chi lancia una raccolta fondi per l’assistenza legale

Veloman ha le ore contate

Nuovi impianti abbattuti in Liguria, e c’è chi lancia una raccolta fondi per l’assistenza legale

Veloman in Polesine è ancora alla finestra. Ma in giro per l’Italia i velox continuano ad essere abbattuti come avvenuto in otto occasioni in pochi mesi in provincia di Rovigo. Ed anche la caccia per incastrarlo, o incastrarli, si fa sempre più serrata. Intanto Veloman, o Fleximan che dir si voglia, continua ad essere il protagonista di salotti tv e trasmissioni su tutte le reti nazionali. Qualche giorno fa anche su Rete 4 hanno affrontato l’argomento tra chi deplorava gli atti vandalici contro i velox e chi considerava Fleximan alla strega d un eroe.

Intanto in giro per l’Italia i rilevatori di velocità continuano ad essere nel mirino, ed evidentemente si tratta dell’effetto emulazione che sta dilagando. In Liguria, vicino a la Spezia, ad esempio, in circa 24 ore sono stati addirittura tre i velox abbattuti. Cosa che ha fatto scattare le indagini delle forze dell’ordine e l’allarme dei sindaci. Nei giorni precedenti, invece diversi impianti sono stati rasi al suolo, con la tecnica del flessibile, in Emilia Romagna, in particolare vicino a Ravenna e a Carpi, in provincia di Modena. E ancora in provincia di Reggio Emilia. Insomma Veloman colpisce ovunque, chiaro segnale che ormai questa mania sta andando fuori controllo, spingendo sempre più persone a commettere raid vandalici travestendosi idealmente da Fleximan.

Atti vandalici che spingono anche a scelte strampalate, come quella del movimento Pro Italia che propone una raccolta fondi per sostenere l’assistenza legale di Fleximan, spiegando così: “Certo, quella di Fleximan è una condotta criminale, al di fuori di ogni legittimità giuridica. Ma è pur vero che le sue gesta costituiscono il simbolo di una rivendicazione che ha piena legittimità politica. Per questo le sezioni venete di Pro Italia lanciano una raccolta fondi per sostenere le spese legali che il nostro misterioso corregionale dovrà affrontare una volta che sarà identificato dalle forze dell’ordine e portato a processo. Molti commentatori sui social media descrivono Fleximan come l'eroe che non ci meritiamo ma di cui abbiamo bisogno. Per quanto questo racconto possa far storcere il naso ai benpensanti, per noi di Pro Italia una cosa è certa: Fleximan merita una difesa degna della sua fama”.

Insomma il pericolo è di glorificare all’eccesso quelli che restano comunque atti vandalici, raid perseguibili penalmente e da condannare dal punto di vista dell’etica e del comportamento civico. Ed anche per evitare che lo spirito di emulazione cresca ulteriormente e che Fleximan, o Veloman, si riproduca all’infinito, i carabinieri, e le procure, stanno spingendo sull’acceleratore per identificarlo, identificarli. Per individuare almeno gli autori dei raid in veneto, che secondo i carabinieri di Padova potrebbero avere un’unica mano.

Da qualche giorno in Polesine e nel resto del Veneto Veloman sembra essersi preso una pausa, forse per l’incremento delle pattuglie delle forze dell’ordine sulle strade. Le forze dell’ordine, soprattutto quelle che operano nel Padovano, sono certe che già ora sussistano elementi per riuscire a risalire al vandalo col flessibile. In primo luogo il fatto che su molte strade sono presenti videocamere di sorveglianza e sistemi in grado di leggere le targhe delle auto in transito. Ecco allora che le indagini si stanno concentrando sui passaggi delle auto nelle vicinanze e negli orari dei velox abbattuti, incrociando i dati potrebbe quindi essere possibile restringere il campo delle ricerche e magari stringere il cerchio attorno a Fleximan. Certo non sarebbe una prova, ma una pista di indagini sì.

In Piemonte l’autore di un abbattimento è stato identificato anche grazie ad un filmato che ha registrato l’atto vandalico. In Veneto un simile filmato non c’è, anche se la telecamera vicina al velox segato a Carceri ha ripreso alcune scintille dell’azione del flessibile e il successivo crollo dell’autovelox. Immagini che potrebbero rivelare dettagli utili alle ricerche. In occasione dell’impianto distrutto, sempre nel padovano, a Villa del Conte, inoltre, il raid è stato accompagnato dall’affissione di un cartello con la scritta “Fleximan sta arrivando”. A portare quel cartello sarebbero state due persone, una dei due sarebbe anche stata notata da due residenti che poi avrebbero fornito un sommario identikit della persona e dell’auto con cui era arrivato ai carabinieri. certo, anche in questo caso, non è detto che si sia trattato di Veloman, ma sarebbe comunque un’ulteriore pista da battere.

Insomma gli elementi da approfondire ci sono con l’obiettivo di stoppare la il dilagare di quella che sembra già una leggenda, e non solo metropolitana.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400