Cerca

EMERGENZA GRANCHIO BLU

"Senza stato di emergenza è finita"

Tutta l'amarezza del presidente del Consorzio di Scardovari

“Licenza ancora negata a 40 pescatori”

“Se non arriva lo stato di emergenza, è finita”. A dirlo è il presidente del consorzio dei pescatori di Scardovari Luigino Marchesini, presente alla seconda riunione interprovinciale sulle problematiche connesse alla proliferazione del granchio blu che si è tenuta nel pomeriggio dello scorso lunedì 29 gennaio, nella sala consiliare della Provincia di Rovigo.

Per approfondire leggi anche:

Un incontro promosso e presieduto dai prefetti di Rovigo e di Ferrara che, dopo la prima riunione del 28 novembre a Ferrara, ha visto nuovamente attorno al tavolo riuniti sindaci, rappresentanti delle due Regioni, delle Province, dei consorzi dei pescatori, delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, nonché del mondo accademico e della ricerca, per analizzare l'evoluzione del fenomeno anche alla luce dei recenti risultati degli studi realizzati da Ispra e Arpa, e raccogliere le istanze dei territori. In collegamento video anche i rappresentanti del Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle Foreste, che hanno illustrato le recenti misure adottate nella Legge di Bilancio a sostegno del settore della molluschicoltura.

Nel suo intervento, Marchesini dopo aver ringraziato l’impegno dei due Prefetti per la tempestiva convocazione, ha sottolineato ancora una volta come sia “assolutamente necessario il riconoscimento dello stato di calamità – ha spiegato con forza – Devono essere fermati al più presto i mutui legati alle attività di pesca, ma anche quelli per la prima casa perché se continua così presto saremo tutti finiti. Ben venga il bando di 10 milioni di euro che è però relativo a tutta Italia e non si sa ancora tra quanti dovrà essere diviso. Siamo ancora in una fase ordinaria di aiuti che non sono assolutamente sufficienti – prosegue il presidente Marchesini – I dati sono allarmanti: nel mese di dicembre sono stati pescati 160 quintali di molluschi, contro i 15 mila quintali degli anni precedenti e questa è chiaramente la fine se non si interviene in qualche modo. La cosa rischia di diventare un problema sociale non indifferente".

"Le prefetture hanno sicuramente fatto la loro parte, ma noi non abbiamo ancora niente di concreto. Inoltre – ha concluso – occorre incentivare anche la pesca del granchio blu, se vogliamo fermare la curva di salita: altrimenti è finita”. 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400