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"Scegliamo sempre la pace, il rispetto, l’amore"

Le parole del sindaco dei ragazzi di Castelmassa, Federico Andreasi

"Scegliamo sempre la pace, il rispetto, l’amore"

“Amici, genitori, professori: scegliamo sempre la pace, il rispetto, l’amore”.

Sono le parole del sindaco dei ragazzi di Castelmassa, Federico Andreasi, che, durante la commemorazione del Giorno della Memoria ha preso la parola davanti alle autorità e ai suoi compagni di scuola per ricordare a tutti l’importanza di questa giornata, l’importanza di non dimenticare, l’importanza di scegliere sempre il rispetto dell’altro. Forte e toccante anche la promessa del giovane sindaco: “Io mi impegno, e con me oggi i miei compagni, d’essere testimoni attivi di memoria”.

“La Shoah è stata una delle vicende più vergognose di tutta la storia umana ed è avvenuta durante la seconda guerra mondiale – ha detto Andreasi, cominciando il suo discorso - I regimi nazifascisti stabilirono di far arrestare tutti gli ebrei e di rinchiuderli nei campi di lavoro forzato e di sterminio, per eliminare del tutto la loro "razza". La stessa sorte toccò agli zingari, agli slavi, ai portatori di handicap, ai neri, e a tutti coloro che, secondo i nazisti e i fascisti, non appartenevano alla razza bianca ariana, considerata superiore e pura. Morirono milioni di uomini, donne e bambini, tra sofferenze e atrocità orribili".

"Oggi, in una società in cui milioni di informazioni passano, ogni minuto, per la rete e le piattaforme social – continua il giovane sindaco - rischiamo di perdere la memoria, di polverizzare i ricordi, e con essi lo spirito etico e morale che invece ci permette di essere portatori di pace nella nostra vita di giovani uomini e giovani donne”.

E poi, la promessa: “Io mi impegno, e con me oggi i miei compagni, d’essere testimoni attivi di memoria, perché quel dolore e quella sofferenza, non si ripetano mai più. La Memoria è un bene prezioso e doveroso da coltivare. Sta a noi ragazzi e ragazze farlo tutti i giorni crescendo con sentimenti di pace, di uguaglianza, di fratellanza e di democrazia. Perché proteggendo la memoria, proteggiamo la democrazia. Chiedo a tutti i miei amici, ai nostri genitori, ai professori e agli educatori di sostenerci a vicenda per non dimenticare le sofferenze di allora e scegliere sempre la pace, il rispetto e l’amore per la vita".

"In questi anni movimenti individualisti, razzisti, guerre mettono in pericolo libertà e serenità: ricordare il passato significa sviluppare senso critico e agire per evitare nuove sofferenze oggi, ad altri popoli e ad altre persone, in qualsiasi parte del mondo. Celebrare oggi questa data – ha concluso Andreasi - significa esprimere un atteggiamento di ribellione e rifiuto degli atti di persecuzione e morte nei confronti di chi è considerato "diverso".

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