VOCE
ROVIGO
05.02.2024 - 11:40
Sono arrivati a centinaia, da tutta la provincia, e non solo, per marciare su Rovigo. La protesta dei trattori, lanciata dagli agricoltori, al di là di ogni connotazione politica, ma assieme trasversalmente, per chiedere certezze e rispetto per un mestiere fondamentale, ha raggiunto il capoluogo del Polesine nella mattinata di lunedì 5 febbraio.
Il primo passo è stato il raduno al Censer, con partenza prevista per le 10, ma ritardata di circa 30 minuti alla luce dell'impressionante affluenza. I mezzi, pur procedendo a bassa velocità, non hanno provocato blocchi stradali, rispettando quindi gli accordi presi con la questura, presente sul posto con un brillante servizio di ordine pubblico che ha consentito alla manifestazione di svolgersi in maniera tranquilla e limitando al massimo i disagi.
Una volta raccolti tutti i partecipanti, i mezzi agricoli hanno imboccato viale Porta Adige, per poi dirigersi sul Corso, dove, come da programma, hanno sostato.
Nessuno dei presenti si è sottratto a spiegare le ragioni della mobilitazione che - ricordiamolo - sta toccando tutta Italia e tutta Europa e prende le mosse dall'intenzione dell'Ue di ridisegnare in maniera estremamente impattante estensione, tipologia, collocazione e sostegni economici a questa fondamentale attività.
“È la morte del nostro lavoro” “Non ci sarà futuro per chi vorrà continuare questo mestiere” “Farete la fame, come la stiamo facendo noi”: queste e altre sono state le frasi che echeggiavano.
Al loro fianco anche rappresentanti della politica regionale: la consigliera Laura Cestari e l’assessore Cristiano Corazzari. “Noi vogliamo essere a fianco – ha detto la consigliera Cestari – di tutti questi lavoratori che oggi si sono radunati qui. Ciò che viene chiesto è assolutamente legittimo perché quanto viene prospettato dall’Unione Europea è un ulteriore ribasso dei sussidi che questi lavoratori ricevono. A ciò si aggiunga che il prezzo dei carburanti sta diventando ingestibile e che è sempre più difficile far quadrare i conti. Per non parlare della nuova idea della carne sintetica che metterà ulteriormente in difficoltà i lavoratori del settore primario. Noi vogliamo e dobbiamo essere qui per prendere parte alle richieste che provengono da un settore di grandi persone appassionate che lavorano non solo per il territorio, ma lo fanno anche con grande cuore”.
“L’agricoltura – ha aggiunto l’assessore regionale Corazzari – è un settore che, in particolar modo per il Polesine, rappresenta un indotto economico importantissimo. Siamo una terra di agricoltori, da anni e oggi più che mai, tanto l’agricoltura, quanto l’allevamento e la pesca, sono settori che devono essere sostenuti per le eccellenze che rappresentano. Dobbiamo dare maggiore importanza ai prodotti della terra che provengono dai nostri territori, dobbiamo tutelare ciò che si produce perché non venga sopraffatto da tutti quei prodotti geneticamente modificati o pieni di pesticidi che vengono da altre parti. Sono i nostri agricoltori a fare la differenza, dobbiamo essere qui”.
“Se continuiamo così – ha proseguito Alberto Forestan, rappresentante del settore in Confagricoltura – non ci sarà alcun futuro per l’agricoltura. Ogni giorno è una continua fatica per andare avanti, i costi sono sempre più esorbitanti. A ciò si aggiunga ora l’Unione Europea i cui contributi sono irrisori rispetto a quanto servirebbe. Si sta mettendo in ginocchio un settore fondamentale per il nostro Paese. Questa non deve essere solo una giornata, deve essere l’inizio di un percorso: sono i lavoratori a doversi far sentire in Europa”.
“Stiamo facendo fatica – ha affermato Michele Salvan, agricoltore – ad andare avanti. I costi della produzione, oltre che quelli dei carburanti, sono esorbitanti. Non riusciamo più a far quadrare i conti. Abbiamo bisogno di sostegno, abbiamo bisogno di ascolto. Ed è per questo motivo che noi siamo qui, con i nostri mezzi, per farci sentire il più possibile”.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE 