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LA COMMEMORAZIONE

Diede la vita per salvarne altre 5mila

Un commosso ricordo della figura di Giovanni Palatucci

"Chi salva una vita, salva il mondo intero", sta scritto sulla targa che lo ricorda, in questura. Lui, per la precisione, di vite ne ha salvate 5mila. Pagando con la sua. Giovanni Palatucci, poliziotto, ultimo questore di Fiume, giusto tra le nazioni, secondo le stime ha salvato dalla deportazione circa 5mila persone, durante il suo periodo alla guida della polizia della città fresca d'annessione al Regno d'Italia. Erano i tempi bui della Seconda Guerra Mondiale, quando la follia umana partorì l'idea di sterminare milioni di persone denominando addirittura questo orrore "Soluzione Finale".

Scoperto, Palatucci venne condannato a morte, pena quindi commutata nella deportazione nei lager. Non fece, in realtà, differenza, dal momento che proprio nel campo di sterminio di Dachau, a 36 anni, Palatucci si spense, poco prima della liberazione da parte delle forze armate.

In suo onore, nell'anniversario della morte, nella giornata di venerdì 9 febbraio si è tenuta una doppia commemorazione. Prima, in questura, un momento di raccoglimento di prefetto e questore di fronte alla sua targa; quindi, in Commenda, davanti al monumento che lo ricorda, nel piazzale a lui intitolato, la deposizione di una corona d'alloro. Entrambe le cerimonie sono avvenute alla presenza delle massime autorità civili e militari della provincia.

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