VOCE
MORTI NELL’INFERNO DI FIAMME
09.02.2024 - 17:00
Sono ancora vari, i punti da chiarire nella tragedia che si è portata via, nel pomeriggio di martedì, Stefano Cavalieri, 60 anni, e sua madre Mirella Graziosi, 87 anni, entrambi di Occhiobello.
Il vecchio camper, risalente ai primi anni ‘90, intestato a Stefano, sul quale si trovavano, nel posteggio del Decathlon di Ferrara, è stato sventrato da una esplosione conseguente a un incendio.
I vigili del fuoco, accorsi per domarlo, all’interno hanno trovato i due corpi carbonizzati e, da quel momento, la vicenda ha chiaramente preso una piega molto diversa rispetto a quanto si pensava nelle prime fasi, quando si riteneva di essere davanti al rogo accidentale di un vecchio automezzo, senza vittime.
Madre e figlio vivevano a Santa Maria Maddalena in via Nanni Loy. Due persone che non facevano magari molta vita sociale, ma conosciute e stimate. Lui aveva scelto di seguire la mamma, come caregiver, alla luce sia dell’età che delle condizioni della donna, che necessitava di assistenza.
Una situazione nota ai servizi sociali del paese, come è normale che sia, che non hanno però mai riscontrato alcun problema.
Secondo le prime testimonianze, i due sarebbero partiti da casa in camper nella giornata di lunedì. Perché? E per andare dove? La loro abitazione non aveva alcun problema, anzi: a detta di quanti la frequentavano era più che curata, ordinata e seguita con amore e passione. Non solo: per quale motivo i due si trovavano, martedì, nel posteggio del Decathlon, di fatto a pochi chilometri da casa? Al momento, non ci sono risposte a queste domande.
La priorità, in questa fase, viene data alla ricostruzione dell’accaduto. In questo senso, preziose informazioni sono arrivate da alcune telecamere di videosorveglianza, il cui girato è stato già visionato dagli inquirenti. In questo modo, si è riusciti a documentare un incendio che pare partire dalla zona del camper dove si trovava la stufa e che cresce di dimensioni sino ad avvolgere e divorare l’automezzo. L’epilogo sarebbe stata la devastante esplosione.
Non basta questo, però, per potere considerare ricostruita la tragedia, dal momento che si dovranno anche chiarire i motivi dell’incendio. Al momento, si propende, a quanto si apprende, per una fuga di gas, che potrebbe, tra l’altro, essere la causa della morte di madre e figlio.
In questo senso vanno, infatti, gli esami medico legali sulle salme, disposti dalla Procura. Anche per arrivare, più che a una identificazione, ormai ritenuta acquisita, a una certificazione ufficiale dell’identità dei due corpi, le cui condizioni non hanno consentito un riconoscimento visuale.
Assolutamente prematuro, alla luce degli accertamenti necessari, ipotizzare una data per i funerali.
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