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Spettacoli

Psycodrummers alla conquista di Sanremo

Gli artisti rodigini raccontano l’emozionante serata che li ha visto sul palco dell'Ariston con Maninni ed Ermal Meta.

Psycodrummers alla conquista di Sanremo

Psycodrummers sul palco di Sanremo

Emozionati e forse ancora un po' increduli di quanto è successo nelle ultime ore. Dopo la partecipazione alla cerimonia inaugurale dell'ultima finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico di Roma, la doppia tournée con la magnifica cantante Giorgia e la partecipazione ad XFactor, gli artisti rodigini Psycodrummers hanno calcato la scena del teatro Ariston, durante l'esibizione di Maninni con Ermal Meta per l’edizione 2024 del festival di Sanremo. Il gruppo, seppur in versione ridotta, ha accompagnato i due artisti per l’esecuzione della canzone ‘Non mi avete fatto niente’, portando il travolgente suono dei tamburi sul palco.

"Emozione sicuramente molto grande - confermano i ragazzi - entrare a far parte di un festival di questa portata e di questa risonanza è stato davvero incredibile”. La loro presenza sul palco è stata una sorpresa per il pubblico rodigino che fino all’ultimo non sapeva con chi si sarebbero esibiti. “La cosa era stata pianificata da qualche mese ovviamente - confessano -. Certo quando ci hanno chiamato per chiederci di partecipare è stata una grande sorpresa anche per noi”.

Le sensazioni della serata sono ancora vivide, così come l’energia trasmessa dall’essere parte di questo grande evento. “Abbiamo dovuto partecipare in formazione ridotta - spiegano -, per esigenze di spazio. Nel backstage, infatti c’erano circa 60 artisti. Sanremo è una ‘lavatrice’, un via vai continuo di persone. Tutto molto veloce e frenetico. Tutto organizzato nel minimo dettaglio”. I ragazzi sono rientrati in queste ore a casa ancora carichi di adrenalina e pieni di progetti.

“Stiamo crescendo - spiegano - e abbiamo tantissimi progetti in atto, tra cui eventi che si fondono anche con la musica elettronica. Sanremo è stata sicuramente una fantastica occasione di lancio, ci piace esibirci sui palchi perché , al contrario di quanto sembra, quello che facciamo rende decisamente di più che negli ambienti all’aperto”. E, sebbene in ragazzi restino con i piedi per terra, non negano di essere sempre stati convinti di poter fare grandi cose. “Quando siamo partiti speravamo di riuscire ad arrivare dove siamo giunti oggi - dicono entusiasti -. Abbiamo sempre creduto in quello che stavamo facendo perché questo progetto, diciamocelo, ‘spacca’ e le possibilità che offre sono tantissime”. Tempo quindi di riposarsi e riprendersi dalle emozioni. “Stiamo già lavorando per il futuro - concludono euforici -. Le idee non mancano e presto potremo presentarle”.

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