VOCE
Adria
12.02.2024 - 07:30
Si riunisce questa sera, lunedì 12 febbraio, alle 20,30 il consiglio comunale con otto punti all’ordine. I primi quattro riguardano l’introduzione del nuovo sistema della raccolta dei rifiuti, in particolare con il passaggio della tariffazione da Tari a Tarip, la cosiddetta tariffa puntuale. Quindi si passa al nuovo regolamento per la gestione del servizio dell’asilo nido e all’odg del comune di Porto Tolle con la richiesta dello stato di emergenza a causa del granchio. Il civico consesso sarà poi chiamato a decidere sull’istituzionalizzazione della fascia per il presidente del consiglio comunale: dovrebbe essere blu, più tenue rispetto a quello della Provincia per evitare confusione. L’ultimo punto riguarda l’interrogazione presentata da Ibc sull’educativa di strada. Al momento sono fuori altre interrogazioni e mozioni presentate da Ibc e Pd.
Nel frattempo è stata protocollata una mozione a firma del sindaco Massimo Barbujani sulla situazione del mondo agricolo, in modo particolare dopo le recenti manifestazioni dei trattori, una delle quali svoltasi anche nel capoluogo polesano lunedì scorso. “La finalità della mozione – spiega Bobo - è quella di sostenere il dialogo tra governo e agricoltori, tra la comunità europea ben rappresentata dai nostri parlamentari. Tutto ciò per permettere al nostro Made in Italy di mantenere la leadership mondiale nel comparto agroalimentare in tutta la sua filiera”. Il documento, lungo e articolato, dedica ampio spazio a fare un’analisi del settore e delle criticità che hanno portato alle proteste in gran parte dell’Europa. Quindi indica tre obiettivi da conseguire che saranno oggetto della deliberazione. Primo, dare il proprio sostegno affinché gli agricoltori siano ascoltati dalla Commissione europea, dal Consiglio europeo, dal Parlamento europeo, di modo che questi rivedano alcune posizioni restrittive inerenti il settore agricolo.
Il secondo punto è un appello al governo italiano affinché metta in atto tutte le possibili azioni per raggiungere sette finalità. Obiettivo A: assecondare le richieste dei nostri agricoltori, attivando una programmazione a medio termine a difesa del proprio bilancio e permettere al nostro Made in Italy di primeggiare nel mondo. Obiettivo B: salvaguardare le tradizioni rurali, l’identità culturale e le coltivazioni legate all’agricoltura per la tipicità delle zone agricole vocate attraverso un nuovo protagonismo degli agricoltori, nell’ambito delle singole filiere, per esempio il Cun (Commissione unica nazionale, ndr) del grano duro, attraverso la multifunzionalità della loro azione produttiva ed economica territoriale che potrebbe essere ulteriormente aggravata dal diverso trattamento in tema di reintroduzione Irpef con la legge di bilancio 2024, precedentemente esentata con la legge di bilancio 2017 legge 232/2013 e il ripristino della contribuzione previdenziale per i giovani imprenditori del settore. Obiettivo C: essere voce attiva, a sostegno degli agricoltori, nei dibattiti istituzionali a livello territoriale, nazionale ed europeo, assicurandosi che le loro esigenze e preoccupazioni siano ascoltate e prese in considerazione. Obiettivo D: appoggiare la maggiore sinergia degli enti/università del settore per rafforzare gli sforzi in ricerca e sviluppo al fine di trovare completamento e valorizzazione delle singole filiere e ulteriori disciplinari e/o produzioni sostenibili che non compromettano la salute pubblica (Agenzia nazionale sicurezza alimentare). Obiettivo E: sostenere le scelte che rafforzino le filiere agricole tradizionali innovandole e prevedendo il completamento del ciclo. Obiettivo F: organizzare iniziative di sensibilizzazione e formazione, insieme agli altri soggetti di rappresentanza interessati, quali le organizzazioni sindacali Confagricoltura, Cia e Coldiretti per i cittadini e di collaborazione con gli agricoltori sulle pratiche amministrative gestite dal comune e a loro sostegno per affrontare le nuove sfide derivanti dalla Pac e dalle dinamiche del mercato. Obiettivo G: favorire maggiormente l’accesso degli agricoltori ai servizi erogati dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, ente pubblico economico che fornisce servizi informativi, assicurativi e finanziari, per la crescita delle imprese del settore primario nel rispetto delle vocazioni tradizionali in termini di green deal. Il terzo punto indica tutti gli enti e istituzioni da Bruxelles a Roma, da Venezia a comuni polesani ai quali verrà inviata la mozione. In un video messaggio sui social, Bobo ha auspicato un’approvazione unanime del documento.
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