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Trecenta

I trattori con vescovo e senatore

La protesta degli agricoltori fuori dal "San Luca": a colloquio con Pavanello e Amidei

I trattori con vescovo e senatore

All’esterno dell’ospedale San Luca nel pomeriggio di ieri, domenica 11 febbraio, una ventina di trattori si sono schierati con le bandiere italiane in bella vista. Una parte del gruppo di agricoltori che ha partecipato alla manifestazione di Rovigo si è ritrovata a Trecenta per portare le proprie istanze al vescovo e ad alcuni sindaci presenti. Ieri, infatti, la giornata provinciale del malato è stata celebrata proprio al San Luca, dove sono state inaugurate anche due nuove macchine.

Presente all’evento anche il senatore Bartolomeo Amidei, con cui una delegazione del gruppo degli agricoltori ha avuto un colloquio. Il gruppo degli agricoltori ha atteso l’uscita di monsignor Pierantonio Pavanello per un breve colloquio. Il vescovo si è detto disponibile ad incontrarli con più calma per capire meglio la situazione. Al vescovo e alle altre autorità è stata consegnata una lettera, nella quale si riassumono i motivi principali della protesta, ovvero “la forbice sempre più stretta tra spese e ricavi delle aziende agricole, che ha ridotto molto i guadagni delle aziende; le persone che sono scese in piazza non si sentono più rappresentate dalle organizzazioni sindacali”.

E’ stato consegnato al vescovo anche un comunicato degli imprenditori agricoli, dove sono indicati in dieci punti alcuni problemi. Oltre al fattore economico si parla di “Politiche Green Europee: per impedire il cambiamento climatico si vuole impedire l’uso di fitofarmaci che, in Italia, già si usano in maniera limitata. In questo modo si creano delle difficoltà enormi alle produzioni. Vengono espropriati terreni, con provvedimenti regionali, per mettere pannelli solari e pale eoliche e, infine. Si vuole ridurre il prezzo del latte in modo da abbattere gli animali che non sarebbero più remunerativi e considerati inquinanti perché producono Co2, come l’uomo quando respira. Costo del denaro: l’aumento di mutui e prestiti a tasso variabile ha inciso molto sui bilanci delle aziende. Non ci sono stati interventi per ridurre i costi degli interessi né nel settore agricolo né in altri settori. La conseguenza è che c’è carenza di flussi finanziario, le imprese sono in difficoltà, alcune fino ad arrivare al fallimento”. Questi sono alcuni dei punti, che toccano il lato economico delle aziende agricole a cui non viene riconosciuto un giusto prezzo per il loro prodotto che, nella maggior parte dei casi, ha una qualità elevata.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    12 Febbraio 2024 - 17:38

    il vescovo si che fara' intercessione per la risoluzione dei problemi

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