VOCE
ROVIGO
13.02.2024 - 07:34
Beccato. Se le forze dell'ordine già non hanno - come è invece verosimile che sia - nome e cognome dell'automobilista che, incredibilmente, è salito su una ambulanza per spostarla - e non di pochi metri - mentre il personale era impegnato in un soccorso, li avranno a breve. Testimonianze e riprese delle telecamere di videosorveglianza hanno consentito di ricostruire un quadro che, a partire dal veicolo condotto dalla persona in questione, è assolutamente univoco.
Riepiloghiamo i fatti. Siamo a Rovigo, sul Corso, sabato mattina, poco dopo le otto. Il personale di soccorso è chiamato a un intervento in un appartamento, nel tratto compreso tra largo Libertà e via Carducci. La situazione necessita di non perdere un attimo di tempo e l'autista del mezzo di soccorso, non trovando posti liberi nelle immediate vicinanze, posteggia in doppia fila. Tutto come da copione: importante precisarlo. In evenienze di questo tipo, quando i minuti possono fare la differenza e non si sa ancora a cosa ci si troverà davanti, la priorità è soccorrere.
Ovviamente, il mezzo di soccorso in quella posizione ostacola il traffico. Si forma, quindi, una colonna. Sino a quando, a fronte di tutti gli automobilisti che comprendono perfettamente la situazione e attendono - e questo fa piacere sottolinearlo - uno ha la levata d'ingegno (siamo ironici, importante precisarlo, vuoi mai che l'autore del gesto, viste le premesse, lo prenda come un complimento, ndr): ritenendo di essere più importante, prezioso e degno di considerazione degli altri, che il suo tempo magari valga più di una vita, incredibilmente sale sull'ambulanza e la sposta una cinquantina di metri più avanti. Senza avere una idea di cosa stia accadendo durante il soccorso, evidentemente infischiandosene altamente del fatto che quei 50 metri in più, tra l'altro da percorrere sotto la pioggia, possano cambiare qualcosa per paziente e soccorritori.
Alcuni minuti dopo, uno dei soccorritori ha necessità di materiale medico, scende e non trova più l'ambulanza. Ora, per fortuna non era un caso gravissimo, ma cosa sarebbe accaduto se lo fosse stato? Meglio non pensarci e meglio non sia stato così. Un gesto tanto eclatante, tuttavia, non può passare sotto silenzio. E l'Ulss 5 Polesana, l'azienda sanitaria del Polesine, presenta denuncia per l'accaduto. E l'autore viene identificato.
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