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Gli studenti scoprono il teatro

La dirigente Silvia Polato: “Vogliamo aiutare i ragazzi a gestire le emozioni e rafforzare l’autostima”

Gli studenti scoprono il teatro

È partito al liceo Bocchi – Galilei il laboratorio teatrale sperimentale “A scuola di teatro” con appuntamenti settimanali, ogni martedì, fino ad aprile, nell’aula magna dell’ex istituto Badini. Il percorso è guidato da Giorgia Brandolese, docente di lettere, già attrice, regista e autrice di testi teatrali. Sarà coadiuvata da Elena Fioravanti, docente di lettere e referente del progetto, insieme a un team di docenti interni all’istituto stesso.

Una quarantina i ragazzi impegnati nel progetto, dalla prima alla quinta e di tutte le articolazioni didattiche. Un progetto pensato non solo per scoprire la grande arte del teatro, ma anche per riflettere sulle proprie emozioni, sulla comunicazione in tutte le sue forme e sulla relazione con sé e con l’altro. Un progetto sperimentale che potrà continuare negli anni a venire per arrivare anche a restituzioni sulla scena, completamente ad opera dei ragazzi coinvolti, chiamati a lavorare su corpo e voce, su sensazioni e istinti, tra divertimento e riflessione.

“Sono molto soddisfatta – riferisce Giorgia Brandolese – dell’avvio di questo progetto che coinvolge i ragazzi del nostro istituto in maniera trasversale. Sono loro i primi a tracciare la strada, è a loro che è interamente dedicata questa sperimentazione che, in un’ottica di laboratorio, si svilupperà insieme, momento dopo momento”.

Aggiunge Elena Fioravanti: “Un progetto condiviso che vuole raccogliere l'eredità di un gruppo teatrale storico, messo a dura prova dalla pandemia. L'ampio riscontro di partecipazione conferma l'importanza per loro di avere un'occasione di incontro e scoperta di se stessi ma anche del piacere di condividere esperienze”.

Apprezzamento e incoraggiamento arriva dalla dirigente scolastica Silvia Polato. “Abbiamo voluto restituire ai nostri studenti un’opportunità per esprimere le proprie potenzialità e appassionarsi al teatro, inteso come un’arte capace di coinvolgere l’essenza dell’animo umano e di far cogliere l’universalità di sentimenti, idee e valori. Accanto a questo - aggiunge la dirigente - l’obiettivo è anche quello di aiutare gli studenti a rafforzare la propria autostima e la capacità di gestire le proprie emozioni”.

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