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La nuova “casa” di Maddalena

A Bottrighe spazi per 180 mq all’interno e 250 esterni, si aspetta il bando Gal per reperire i 260mila euro necessari

La nuova “casa” di Maddalena

Il primo nucleo del futuro Memoriale Umberto Maddalena nella casa natale del grande aviatore, nell’omonima via a Bottrighe, prevede uno spazio espositivo con servizi multimediali su un’area di 180 metri quadrati su due piani, oltre a uno spazio esterno in parte pavimentato, in parte area verde, per altri 250 metri quadrati.

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E’ questo il progetto approvato dall’amministrazione comunale, realizzato da Maurizio Tezzon e Andrea Salvagnini, e presentato nei giorni scorsi nel centro civico alla presenza dei vertici dell’associazione intitolata all’illustre cittadino con il presidente Gilberto Maddalena e il presidente del consiglio comunale Fortunato Sandri. Incontro svoltosi in un clima di cauto ottimismo sulla possibilità di reperire i finanziamenti per realizzare l’opera: la cifra non indifferente di 260mila euro. Così è emerso che tale progetto ha buone probabilità di accedere ai finanziamenti del Gal per il bando che dovrebbe uscire tra fine giugno e primi di luglio.

Se tutto andrà secondo le aspettative, nell’arco di 24/36 mesi il Memoriale potrebbe diventare una realtà. Così dopo il primo atto dell’acquisto dell’immobile, quindi l’approvazione del progetto e il terzo step che riguarda i lavori, si passerebbe alla fase quattro, ovvero ai contenuti: cimeli, video, foto, oggetti e tutto quanto è legato alla straordinaria vicenda di Umberto Maddalena, vero e proprio ero nazionale dell’aeronautica la cui fama ha varcato ogni confine dopo l’impresa memorabile ricordata come Tenda rossa. Se tutto va come nelle intenzioni dell’associazione, nella struttura museale dovrebbe arrivare anche un aereo guidato da Maddalena.

All’esterno il Memoriale sarà riconoscibile da due immagini dedicate all’aviatore, in forma di gigantografia affissa alle pareti o disegnate sui muri. L’ingresso sarà da via Pastorello, la stradina che da via Maddalena porta all’argine del Po.

Tra i principali interventi da fare per trasformare l’immobile da residenziale a museale e adeguarlo alle necessità della visitazione, è previsto l’adeguamento del piano terra e del primo piano, quindi la sistemazione dell’area verde per ospitare eventi e presentazioni all’aperto: siepe nel confine e piante arboree per l’ombreggiatura nei mesi estivi, allestimento per l’esposizione di oggetti e documenti storici, per l’esposizione in parete di disegni e riproduzioni fotografiche anche di grande formato, per l’informazione e la presentazione di documenti e filmati audiovisivi attraverso schermi multitouch. E ancora: allestimento nel cortile per l’esposizione e la protezione di oggetti di grandi dimensioni (parti di aeroplano, motori di aeromobili, eliche e altro); allestimento della facciata lato ovest del fabbricato e delle pareti a formare le nicchie nel cortile con immagini storiche e disegni di grandi dimensioni; messa in rete con la realizzazione di un sito-portale web.

Il piano terra ospiterà la sala Maddalena con un leggio da terra; monitor 55” touch screen; notebook 15”; supporto per monitor e mini-pc, legno metallo, manichino porta divisa, legno-metallo, alcuni pannelli per la foto-galleria.

La parte superiore dell’immobile sarà riservata agli altri eroi di Bottrighe ai quali è dedicato il Memoriale: Arduino Bizzarro, Silvano Bolzoni, Cinzio Cassetta, Tersilio Crivellari, Erminio Fioravanti, Narciso Gambalunga, Mansueto Marchiori. Quindi sarà riservato uno spazio per l’attività dell’associazione e una sala adibita ad archivio e consultazione.

Un progetto senza dubbio ambizioso che rende onore a Maddalena e agli altri eroi di Bottrighe grazie alla determinazione e lungimiranza di un gruppo di “sognatori” raccolti nell’associazione. Ma non deve restare un fatto elitario. Anzi deve trovare quanto prima condivisione tra la cittadinanza per maturare la consapevolezza del valore storico culturale dell’opera che va a rafforzare l’identità comunitaria, oltre ad aprire prospettive di interesse turistico.

Invece, finora, l’opinione pubblica bottrighese e adriese è rimasta alquanto indifferente.

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