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Bye bye New York e arrivederci

Giorni indelebili per Anna Grapeggia, Anna Sanavia e Alex Milani: “Crescita personale e professionale”

Bye bye New York e arrivederci

Bye bye New York. Anzi good bye, arrivederci. Sono rientrati i tre studenti dell’alberghiero che hanno vinto la borsa di studio Giuseppe Cipriani 2023 e così hanno svolto un’esperienza lavorativa in una struttura alberghiera Cipriani. Partiti l’11 novembre sono rimasti nella megalopoli americana ben 88 giorni: Anna Grapeggia e Alex Milani con il diploma in cucina/enogastronomia, Anna Sanavia in accoglienza turistica, dopo aver sostenuto l’esame di Stato nella scorsa estate.

Un’esperienza più che positiva per tutti e tre sul fronte personale e professionale, al punto che invitano gli studenti dell’alberghiero a tentare questa opportunità irripetibile. E salutando la Grande Mela tutti sono stati uniti da un unico pensiero: poter tornare ancora una volta in quella immensa città.

“Riassumere tre mesi in poche righe è complicato – ammette Anna Grapeggia - specialmente quando tutto è degno di nota. Ci sono stati momenti felici e altri meno, ma tutti hanno reso colorata questa fantastica esperienza”. E spiega: “Il mio è stato un percorso alla scoperta del ‘Mondo Cipriani’ in quanto ho scelto di cambiare spesso ruolo all'interno delle cucine per ‘assorbire’ il più possibile conoscenze, esperienze e competenze. Tre mesi sembrano tanti ma con la voglia di imparare passano in un lampo, specialmente quando lavorando ci si diverte. Non c’è miglior occasione per migliorarsi nelle lingue, per crescere a livello lavorativo e personale, in una città sempre in movimento e piena di stimoli”.

Quindi confessa: “Si ritorna che non si è più gli stessi. Senza alcun dubbio lo rifarei altre mille volte”. E conclude con una nota poetica: “New York è immensa, piena di luci e luoghi insoliti tutti da scoprire, ci si può perdere senza mai sentirsi persi, ci saranno sempre i palazzi a fare da contorno, non si è mai soli”.

Sulla stessa linea Anna Sanavia per la quale “questa esperienza è stata emozionante e stimolante a livello lavorativo e personale. Un’opportunità unica in un ambiente lavorativo dinamico”. Entrando nel merito delle giornate vissute oltre Atlantico, sottolinea che “è stata un’esperienza che mi ha arricchito molto e aiutato a crescere attraverso sfide emotive incontrate lungo il percorso. Vivere a New York per tre mesi ti fa sentire eccitata per le opportunità che la grande città offre, a volte anche un po’ spaesata e nostalgica per la distanza dai tuoi affetti. È un’esperienza che sicuramente consiglio, non può essere negativa in quanto può confermare o cambiare i programmi sul futuro di ognuno di noi. E insegna a piccoli passi ad essere indipendenti”.

Grande il bagaglio di esperienze che si porta a casa evidenziando che “il mio percorso prevedeva una visione completa di tutti i settori che racchiudono l’accoglienza del cliente. Quindi ho avuto la possibilità ogni settimana di essere in settori diversi e ho sicuramente imparato ad adattarmi ai differenti ambienti e a cercare di cogliere più insegnamenti possibili”. Tanto lavoro, tanta fatica ma anche qualche momento di relax ed ecco che “vedere la statua della Libertà da vicino ha suscitato in me un senso di meraviglia e ammirazione per la sua imponenza e per il suo significato simbolico di libertà e democrazia”.

Chiude il cerchio Alex Milani che subito manda un avviso ai ragazzi che si stanno preparando alla maturità invitandoli a partecipare al bando per la borsa di studio. “Un’esperienza del genere – dice - la consiglio a tutti, sia chi lavora nel nostro settore che non. Questi tre mesi – prosegue - mi hanno aperto gli occhi a quante possibilità l'estero offra a giovani che vogliono intraprendere questa carriera. New York, per chi proviene da piccoli paesi, è immensa, anzi quasi sovrastante. Ma in poco tempo ci si abitua a questa realtà così distante da noi socialmente e culturalmente. Tuttavia penso di essere migliorato sopratutto nell’abito sociale”. Ricorda di aver parlato con “chiunque mi capitasse a tiro e ora che non sono più lì, sento che i legami che ho costruito mi tengono ancorato in maniera inossidabile a persone da tutte le parti del mondo ma con un sogno in comune: costruire se stessi e avere successo. Questa esperienza – conclude - ha soddisfatto pienamente le mie aspettative, anzi le ha superate a pieno”. E se l’appetito vien mangiando, Alex svela un proprio desiderio: “Spero in futuro di avere ancora l'onore di lavorare per Cipriani”.

Qualche giorno di meritato riposo, poi si torna alla normalità anche se le luci di New York rimarranno accese a lungo nel cuore e nella mente di questi ragazzi.

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