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Piscina, bufera in aula e nulla di fatto

I consiglieri di centrodestra e Pd escono dall’aula dopo aver attaccato sindaco e delibera

Piscina, bufera in aula e nulla di fatto

Niente di fatto sulla piscina, dopo ore di discussione e polemiche i consiglieri comunali ieri hanno fatto cadere il numero legale proprio a pochi minuti dal voto su lavori e bando per la piscina. Centrodestra e Pd, che per oltre un’ora hanno attaccato la delibera proposta dalla giunta, sono usciti dall’aula facendo cadere il numero legale, e rimandando il voto ad oggi. Con la Lega che ha annunciato che non “farà ostruzionismo”.

L’ultimo consiglio comunale è stato un piccolo concentrato di quanto avvenuto nelle ultime settimane: scontri politici, critiche, polemiche, pretestuose accuse da una parte e dall’altra al limite dell’offesa, urla, con il vicepresidente del consiglio Federico Saccardin, costretto più volte a richiamare l’ordine, e bersagliato lui stesso di imparzialità. E alla fine tutto il gruppo del Pd è stato il primo a uscire dall’aula, in polemica col sindaco, e per non aver avuto risposta sulla possibilità di sdoppiare il voto.

Il polo natatorio Il piatto forte del consiglio comunale d ieri era la delibera per i lavori, e il bando per la gestione, al polo natatorio, che nei giorni scorsi aveva sollevato la bufera fra i consiglieri comunali. E al di là della decisione sulla delibera è apparso chiaro che la frattura fra sindaco e gruppo Pd è, come ha definito Antonio Rossini (che ha giudicato la delibera “votabile”), “da lunghi coltelli”. Ma sono stati vibranti anche i colpi dell’opposizione, che il sindaco ha giudicato, in alcuni casi “violente”.

Durissimo anche l’intervento di Graziano Azzalin (Pd): “Delibera fatta male e che serve solo per far vedere che è stato fatto qualcosa. Ma è una forzatura perché in tutti questi anni si è fatto poco o niente per recuperare i canoni del gestore? C’è forse stato un danno erariale? Chiedo al segretario generale di mandare alla Corte dei conti tutti gli atti relativi al polo natatorio per verificare che non vi siano state omissioni o minori entrare”. Il segretario generale Ballarin ha replicato che “se qualcun deve segnalare qualcosa di penalmente rilevante o sui conti, deve farlo personalmente. E’ suo dovere. Come feci io alla procura per l’omologa del concordato”.

Duro anche Montagnolo (Pd), mentre Maniezzo (FdI) ha chiesto se il sindaco accettava di ritirare la delibera, inalberandosi poi, e accusandolo di “pressapochismo”, per non aver avuto risposte celeri e confondendo i contratti pubblici con quelli privati, giustificando che si trattava di una provocazione. Il sindaco Gaffeo ha chiarito che “gli obiettivi politici sono due: riaprire il polo natatorio in piena sicurezza dopo aver effettuato i lavori. Inoltre salvaguardare i livelli occupazionali. E questa delibera stabilisce le risorse che possono essere messe a disposizione per la piscina, con le modalità che saranno demandate agli aspetti tecnici, e oggi non ci si esprime su questi, ma sulla cornice sulle quali muoversi, e sono tre le opzioni. Due di queste non garantiscono il perseguimento dei due obiettivi, e cioè la velocità della riapertura e il mantenimento dell’occupazione (implicano un trasferimento di contratti di lavoro da privato a pubblico), quindi non ci sarebbe la salvaguardia dei lavoratori. Si tratterà di un affidamento breve d 12-17 mesi, per l’atto di indirizzo”.

Nello Chendi ha chiesto la separazione del voto in due “perché la delibera è fatta male e ci crea imbarazzi”. ma il segretario aveva già spiegato che non sarebbe stato possibile.

Senza mezzi termini anche le parole di Aretusini (Lega): “Delibera non votabile, e non ci si può fidare delle parole del sindaco che potrebbe provocare il disastro come Iras. Il sindaco si è dimesso sfuggendo alle proprie responsabilità”. Ok invece da Marco Bonvento: “Oggi si deve votare per i lavori alla piscina e per un affidamento ponte della gestione”. Infine, dopo le 22, l’uscita dall’aula di centrodestra e Pd e caduta del numero legale (erano rimasti in 12).

Bilancio e Langer Prima del dibattito sul polo natatorio l’aula, che aveva votato l’anticipo di alcuni punti dell’ordine del giorno, ha approvato la variazione di bilancio (“di oltre 4 milioni di euro”, ha precisato l’assessore al bilancio Roberto Tovo) e delle opere pubbliche e l’ok alla valorizzazione e acquisizione di parco Langer. Ma in entrambi i casi non sono mancati gli accenti polemici e gli scontri fra maggioranza e opposizione, e anche fra ex maggioranza e maggioranza. Perché in più occasioni, soprattutto per quel che riguarda il piano opere pubbliche, dai banchi del Pd sono partite critiche alla giunta. L’opposizione, con la Lega in testa, ha caricato a mitraglia sul punto della variazione di bilancio per il completamento della pista ciclabile per Grignano. Aretusini, Rizzato, Gambardella e poi Fdi con Moretto e Maniezzo hanno puntato l’indice contro i ritardi di un’opera “che era stata annunciata anni fa e poi la giunta è dovuta tornare sui suoi passi per il tracciato lungo via Forlanini”.

L’opposizione, ma anche Graziano Azzalin, dai banchi Pd, hanno attaccato sulla variazione di bilancio: “E’ mancata la pianificazione. A fine dicembre ci era stato detto che il bilancio non poteva essere modificato. Ora ci fa una variazione di qualche milione”. L’assessore Tovo ha rimarcato che “questa variazione è necessaria perché alcuni fondi ci sono stati messi a disposizione ora, mi riferisco al progetto Auro che contiene fondi per completare la ciclabile per Grignano e parte del finanziamento per parco Langer”. Il sindaco Gaffeo ha puntualizzato che “della ciclabile per Grignano e di parco Langer se ne parlava da anni, forse decenni. Noi siamo riusciti a reperire i fondi e a creare le condizioni per realizzare le opere”. la variazione di bilancio, poi è stata approvata con 18 voti a favore e 9 astensioni. Il Pd ha votato a favore, come ha spiegato Nadia Romeo: “Al di là delle pecche tecniche della delibera il nostro è un voto politico, e noi siamo politicamente a favore di queste opere. Per questo votiamo sì, perché è così che si fa corretta amministrazione”.

Per l’acquisizione e la valorizzazione di parco Langer, i passi salienti sono stati ripercorsi dall’assessore Dina Merlo, che poi ha risposto a dubbi e perplessità sollevati soprattutto dai consiglieri di minoranza. La delibera di Parco Langer è poi passata col sì di maggioranza, e Pd e l’astensione del centrodestra.

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