Noi Moderati, altolà agli alleati

Centrodestra alle prese con il rebus candidato. E se l’ultimo nome sacrificato sull’altare del braccio di ferro interno è quello del presidente dell’ordine dei medici Francesco Noce, le cui quote nel borsino quotidiano del totocandidato ieri erano in picchiata, c’è chi prova addirittura a rompere il “trialismo” Fdi-Lega-Fi. E’ Noi Moderati, il partito che fa riferimento a Maurizio Lupi e che a Rovigo è coordinato da Massimo Carravieri, a strappare: “Siamo radicati sui territori - rivendica Carravieri - e le nostre liste saranno presentate in tutta Italia con tanto di simbolo. A Rovigo qualcuno sta sottovalutando il fatto che gli accordi dovranno essere presi anche con noi”.

FdI, Noce non piace a tutti

Ancora nulla di certo sulle candidature

Altrimenti? Altrimenti ci arrabbiamo: “Se qualora vi fosse da parte degli ‘alleati’ (le virgolette sono di Carravieri, ndr) la presunzione e volontà di non renderci partecipi ai tavoli riservandoci pari dignità, peggio per loro. Noi non ci faremo cogliere di certo impreparati”. Come a dire: senza una condivisione sul nome del candidato, Noi Moderati è pronto a correre da solo. Poi si vedrà.

Intanto, da Forza Italia, Andrea Bimbatti preferisce indirizzare i propri strali verso l’ormai ex sindaco, Edoardo Gaffeo.

“Il suo impegno - scrive Bimbatti - ha avuto una durata di ben cinque anni, durante i quali, oltre a litigare con la propria maggioranza non potrà certo vantare grandi risultati. Oggi parla di 50 milioni di investimenti che forse con un sindaco in grado di relazionarsi con gli altri enti pubblici o i ministeri sarebbero già in corso di spesa, con cantieri in caserma Silvestri o per il tribunale”. Ma la realtà, per Bimbatti, è ben diversa: “Un sindaco - dice l’esponente azzurro - assente dalla città, dalle piazze, dagli eventi, dai palazzetti, dai negozi, un sindaco scollegato e lontano dalla realtà cittadina e soprattutto frazionale, il sindaco più invisibile della storia della città. Sarebbe semplice raccontare che i soldi del Maddalena erano pronti cinque anni fa, che la soluzione per salvare Casa Serena c’era e bastava l’umiltà di ascoltare qualche altro ente e anche l’opposizione per evitarne almeno la chiusura; per non parlare delle piscine, dove i ritardi dell’amministrazione nell’intervenire sono palesi”.

“Mai nessuna amministrazione negli ultimi 20 anni ha avuto tanti soldi a disposizione quanti la giunta Gaffeo - attacca Bimbatti - incapace di programmare e di spendere, a causa anche della loro lontananza dalla conoscenza della città e dai problemi che la assillano. Nessun intervento sui parcheggi, impianti sportivi abbandonati, opere pubbliche a rallentatore (piazza Annonaria doveva essere finita due anni fa), per non parlare delle rotatorie, la mancata programmazione di interventi sugli impianti sportivi, e nessuna politica tesa ad attrarre investitori in città attraverso nuovi insediamenti, anzi pensando di andare a consumare suolo anche attraverso le società partecipate”.

Insomma - conclude Bimbatti - “gli argomenti sono molti”. Ma “dimissioni del sindaco - aggiunge - hanno regalato qualche settimana di campagna elettorale in più, ma anche di campagna informativa, ma visto che le parole volano, e il sindaco ne ha spese molte in questi anni, pensando sempre di essere in cattedra, ai cittadini diremo di guardare i fatti confrontando due foto della città, nel 2019 e nel 2024. Troveremo differenze? Sì, ma la maggior parte in peggio”. La campagna elettorale è già iniziata.

Ma. Ran.