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L’arte “eclettica” di Gianpaolo Berto

Luciano Zerbinati ha tratteggiato la figura dell’artista adriese nel corso dell'appuntamento organizzato da Ada.

L’arte “eclettica” di Gianpaolo Berto

Luciano Zerbinati

L’associazione Amici dell'accademia (Ada), impegnata nella divulgazione dell'arte contemporanea, ha organizzato, questa mattina, un incontro a Palazzo Roncale con l’ingegnere e collezionista Luciano Zerbinati dal titolo “Gianpaolo Berto: Nullo die sine linea”. In apertura la presidente di Ada Laura Rossi ha spiegato i due filoni su cui si muove l’impegno dell’associazione, in accordo con l’Accademia: “L’avvicinamento al linguaggio contemporaneo dell’arte e una riflessione sulle sue implicazioni giuridiche della street art e dell’intelligenza artificiale”.

Il presidente dell’Accademia dei Concordi Pierluigi Bagatin ha presentato la figura di Luciano Zerbinati, stimato professionista per mezzo secolo e appassionato collezionista d’arte tutta la vita - come lo stesso Zerbinati ha raccontato, ripercorrendo incontri ed esperienze - per altro, molto conosciuto per la sua attiva presenza nel territorio polesano, che lo ha portato a rivestire ruoli importanti. Presidente dell’Istituto regionale delle ville venete (1996-2005) e dell’associazione Ville d’Italia (2006-2010), fino al restauro e apertura al pubblico di villa Morosini di Polesella, che ha trasformato in una sorta di “museo d’arte”.

La sua personale collezione annovera pregevoli pezzi antichi - opere di Bronzino, del maestro del Tiepolo Gregorio Lazzarini e un busto di Bernini - e contemporanei, provenienti dalla celebre collezione del ristorante All'Angelo di Venezia. A questo si aggiunge l’impegno per il museo virtuale “Benvenuto Tisi da Garofolo” a Canaro, il catalogo di Mario Cavaglieri e una serie di pubblicazioni; mentre tra i progetti futuri “la sistemazione della cospicua opera di Berto e la creazione di un museo di arte contemporanea a Rovigo, che potrebbe dare alla città il ruolo di capoluogo vero del Polesine”, ha detto.

Zerbinati ha raccontato l’opera e l’uomo Gianpaolo Berto, artista eclettico originario di Adria e scomparso nel novembre 2022 nella sua casa di Roma, col quale è stato legato da un’amicizia ventennale e che ha aiutato nella promozione delle sue opere (ultima la personale ad Argenta nel febbraio del ’22), ricevendone l’affidamento totale di tutta la produzione. Dell’uomo ha messo in luce “la profonda cultura, l’eccesso di produzione, gli incontri importanti (Carlo Levi che lo scoprì e lui assistette fino alla morte, Jolena Baldini Berenice di ‘Sette volante’, De Chirico, Guttuso, Picasso) e l’Accademia di Belle Arti di Roma”. Ha poi annunciato l’uscita a maggio di un volume da lui curato sull’artista con dei fumetti su Matteotti, che si augura diventi poi mostra itinerante.

Rossi ha ricordato i prossimi appuntamenti di Ada, al sabato alle 11: il 16 marzo al museo dei Grandi fiumi su arte e diritto e il 13 aprile, che avvierà una serie di incontri sull’arte americana del ‘900.

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