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L'ALLARME

Pazzesco: arriva la truffa degli asfaltatori

Già vari imprenditori colpiti, alcuni anche minacciati pesantemente

Cona, asfaltature in centro e frazioni

A lanciare l'allarme, con un post sul proprio profilo facebook, Francesco Peotta, sindaco di Barbona (Padova).

Una segnalazione che potrebbe apparire incredibile, se non fosse che ormai da mesi, in varie località del Paese, soprattutto al Nord, la "banda dell'asfalto" sta mettendo a segno truffe, o furti, o inganni, o in qualunque modo li si voglia chiamare, ai danni di piccoli imprenditori e artigiani, che finiscono per perdere migliaia e migliaia di euro, venendo spesso anche intimiditi fisicamente e minacciati.

E' lo stesso primo cittadino a fornire, ai propri compaesani e, in generale, a tutti, indicazioni preziose.

"Sta circolando anche nel nostro territorio un nuovo tentativo di truffa: quella dell'asfalto - esordisce - Un raggiro che può costare cifre ingenti alle vittime. Nelle ultime settimane i casi sono spuntati numerosi in diverse zone del nord d’Italia. Si consiglia la massima attenzione e la tempestiva segnalazione ai carabinieri nel caso in cui ci si imbatta in tali tentativi di truffa".
Come avviene il raggiro. "Si tratta di una banda di malintenzionati composta prevalentemente da cittadini di accento straniero (est Europa e inglese), che circola a bordo di camion o furgoni con attrezzatura da lavoro e una decina di operai al seguito. La vittima viene prima avvicinata da persona distinta dai modi amichevoli, a volte con accento britannico, in veste di imprenditore edile, vestito elegante, che si propone di eseguire lavori di asfaltatura a prezzi vantaggiosi, di gran lunga inferiori a quello di mercato. Un affarone…". Il truffatore racconta di avere del bitume avanzato da altri cantieri che ha in zona, col quale potrebbero rattoppare delle buche, o una certa superficie di cortile all’interno della proprietà della vittima designata, che sia un privato o un’azienda, e questo in tempi molto brevi o immediati. Per essere più credibili, i truffatori riferiscono spesso di lavori da loro eseguiti per conto di Comuni o parlano di altri appalti pubblici realmente esistenti nei pressi.
La truffa. "Dopo aver concordato verbalmente l'asfaltatura di piccole superfici a prezzo stracciato, i truffatori fanno apporre la firma al proprietario su un contratto, nel quale si autorizza in realtà l'asfaltatura di una superficie molto più ampia. Ciò comporta l’esborso di una cifra ben più elevata rispetto agli accordi verbali. Infine a lavoro concluso pretendono il pagamento immediato, talvolta anche sottoponendo la vittima a minacce e pressioni. In alcuni dei casi verificati nelle ultime settimane si parla di raggiri da 5, 8 e 11 mila euro".
Le vittime preferenziali. "A finire nella rete dei truffatori sono soprattutto piccoli imprenditori, artigiani, società con capannoni purché abbiano una corte o un piazzale di proprietà in terra battuta da asfaltare. Peraltro già nei giorni seguenti all’opera l'asfalto comincia a sgretolarsi, poiché di fatto i lavori vengono realizzati con materiale altamente scadente".
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