Cerca

Il CONVEGNO

Professioni, “più spazio alle donne”

In una Pescheria Nuova stracolma, si riflette sul gender gap

ROVIGO - Ancora la parità di genere, soprattutto in ambito lavorativo nelle libere professioni, rimane un miraggio lontano, per quanto oggi ci siano tantissime donne con grandi competenze in grado di rivestire qualunque incarico e qualunque professione. Questo è il messaggio che proviene dal convegno di ieri in Pescheria Nuova e organizzato dal Comitato unitario professioni della provincia di Rovigo, il cui presidente, intervenuto a inizio serata, è Vanni Bellonzi.

Tantissime le persone che hanno deciso di partecipare all’iniziativa “La donna nelle professioni ieri, oggi e... Domani?” con l’organizzazione di Elisa Bortolin per l’ordine dei notari e di Elena Zambello per quello degli ingegneri che hanno così alternato ben quattro tavole rotonde in cui relatori e relatrici si sono trovati a parlare di donne, tematiche collegate simpaticamente tra di loro da nomi di personaggi fiabeschi che, però, ci fanno riflettere sulle possibilità e gli ostacoli di una donna oggi. A partecipare, tutti gli ordini inclusi nel comitato.

“Anche se poco conosciuti - ha detto Bellonzi - noi ci impegniamo in prima battuta per organizzare, da 25 anni, occasioni di incontro come questa”.

A seguire la consigliera provinciale per le pari opportunità, Loredana Rosato: “Tutti uniti attorno ad un tavolo così, è cosa importante, soprattutto se parliamo di libera professione, settore in cui il gender gap è emblematico: si attesta attorno al 45% contro il 17% tra i lavoratori dipendenti. Purtroppo è un settore in cui permangono ancora stereotipi culturali e oggi siamo qui per parlarne. Pensiamo a quanti problemi ancora ci sono, come la maternità, periodo in cui una donna con lavoro dipendente può sentirsi protetta, mentre una lavoratrice autonoma non ancora”.

A introdurre i lavori, il notaio Bortolin, che ha spiegato i titoli, da Cenerentola a Biancaneve, passando per Elsa e Maga Magò, a rappresentare i vari elementi della vita di una donna: difficoltà a conciliare casa-lavoro, necessità di rinunciare all’una o all’altra possibilità soprattutto se si vuole far carriera, gender pay gap, skills al femminile in tutti i campi, empowerment femminile. Ad arricchire la sala, arte che parla di femminile con le opere di Maura Mattiolo, Fabio Bressan, Francesco Purga.

Tra le testimonianze raccolte, quella di Ilaria Paparella per gli agrotecnici che ha detto: “Mi ritrovo molto con quanto si sta dicendo rispetto all’impasse che noi donne siamo costrette a vivere ogni giorno per conciliare l’avere una famiglia con un lavoro. Non è un caso se solo il 30% di donne manager ha figli. Ci chiedono di scegliere o di essere sempre di corsa”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400