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L'ALLARME

Assicurazione auto, impennata dei costi

In Veneto soltanto a Belluno si pagano premi più bassi. A Venezia spesa più alta di 50 euro l’anno

Assicurazione auto, impennata dei costi

L’assicurazione dell’auto a Rovigo è tra le più basse d’Italia, ma nell’ultimo anno il costo del premio è aumentato quasi del 7% arrivando a sfiorare, mediamente, quota 350 euro. E proprio l’incremento delle Rc auto è una stangata che pesa sul portafoglio degli automobilisti e quindi delle famiglie.

E dire che, se Rovigo si piazza al 27esimo posto in Italia per incremento dell’assicurazione auto, con un incremento, a gennaio 2023, del 6,80% ed un prezzo medio di 344 euro e 90 centesimi, la classifica assoluta del costo del premio vede il Polesine soltanto al 78esimo posto in Italia. Insomma, siamo tra le trenta province più economiche, e questa cosa per i polesani è senz’altro positiva, in quanto il costo delle Rc auto è decisamente inferiore a molte altre città.

Ma a preoccupare, come detto, è l’aumento del 6,8% che piazza Rovigo al 27esimo posto nazionale per incremento. Segno che le Rc auto stanno aumentando a ritmo molto più sostenuto che in tante altre aree del Paese.

Secondo l’Ivass, nel mese di gennaio 2024, il prezzo medio dell’assicurazione per l’automobile è pari a 389,10 euro, in aumento in termini nominali del +7,5% su base annua.

Guardando al Veneto: Belluno è al terzo posto nazionale per rincari, con un aumento del 9,8% in un anno; seguita da Venezia, 12esima in Italia con un rincaro dell’8,4% e da Treviso, 16esima, con un aumento medio della polizza del 7,9%. Sopra al 7% anche Verona, mentre Padova e Rovigo sono pari con un aumento del 6’8%. La musica cambia sul fronte del costo del premio: Belluno a parte, dove la polizza costa 344 euro, siamo la provincia più economica del Veneto. Chi spende di più sono i veneziani con 394 euro, seguiti da padovani e trevigiani con 381 euro, Verona e Vicenza sono separate da un solo euro di differenza, rispettivamente a quota 360 e 359 euro.

E Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, commenta: “Non si arresta la corsa dei prezzi dell’Rc auto. Pur rallentando rispetto al balzo del 7,9% di dicembre, si tratta di un rincaro lunare, ingiustificato e vergognoso che mira solo a rimpinguare i profitti, salvaguardandoli dall'inflazione e facendo cassa sugli automobilisti. Per trovare un prezzo medio più alto si deve tornare al gennaio 2020 quando era pari a 395,60”. “In alcune città, poi, il rialzo è addirittura stratosferico e ci domandiamo da cosa dipenda. Non vorremmo che in quelle città vi fossero restrizioni della concorrenza o peggio ancora accordi collusi. Per questo chiediamo all'Antitrust di accertare i motivi di questi incrementi anomali”, conclude Dona.

In testa alle città con maggiore incremento, con un salto del 10%, si collocano Alessandria, Lecco, Vercelli e Biella, tutte con una variazione del 10% rispetto al prezzo medio del gennaio 2023. Medaglia d'argento per Milano con +9,9%, mentre in terza posizione Roma, Barletta, Belluno e Novara con +9,8%.

Le città più virtuose sono invece Catanzaro (+3,3%), al secondo posto Nuoro (+3,7%) e al terzo Rimini (+4%). Il premio più elevato, invece, a Napoli con 560,18 euro, seguita da Prato (553,77 euro) e Caserta (500,35 euro). Quello meno alto a Enna, 287,36 euro, seguita da Oristano con 297,75 e, sul gradino più basso del podio Potenza con 299,10 euro.

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