VOCE
Adria
13.03.2024 - 10:00
Proseguono a ritmo serrato i lavori di rigenerazione e riqualificazione che daranno un nuovo volto al quartiere di Canareggio, in particolare nel tratto di corso Garibaldi tra via Leonardo Da Vinci e via Bocchi. Nello stesso tempo non cala il sipario sulle accese polemiche che hanno infiammato il dibattito politico e non solo nei giorni che hanno portato al taglio del viale alberato di corso Garibaldi. Il Partito democratico, attraverso il proprio consigliere comunale il 18 dicembre ha presentato un’interrogazione a risposta per far luce sull’iter burocratico amministrativo del progetto.
Per approfondire leggi anche:
“Sono passati 80 giorni – osserva Zanellato – ma ancora non è arrivata una risposta. Ricordo al sindaco che un consigliere comunale ha diritto di avere una risposta entro 30 giorni. Su questo ritorneremo – incalza Zanellato – nel frattempo ho chiesto nuovamente di ottenere i debiti riscontri alla mia interrogazione a risposta scritta circa di lavori di rigenerazione urbana in zona Canareggio”.
Le principali richieste riguardano: il motivo nella stessa riunione di giunta che ha portato all’approvazione sia del progetto di fattibilità di massima che quello esecutivo; il motivo per cui è stata scelta come stazione appaltante un soggetto di diritto privato; il motivo per cui le delibere che approvavano il progetto sono state tenute segrete fino al giorno che non è stata scelta la ditta che avrebbe eseguito i lavori; il motivo per cui le ditte da invitare dovevano già essere presenti nell'albo fornitori di questo Consorzio energia Veneto che fungeva da stazione appaltante, quindi la relazione con la quale il dirigente ha giustificato la scelta di invitare specificatamente. E ancora: come sia potuto accadere che su dieci ditte invitate perché ritenute idonee ad eseguire i lavori, soltanto una ha presentato l’offerta. Il motivo per cui nella determina si è dichiarato di voler seguire il principio della rotazione nella scelta delle ditte da invitare, come peraltro previsto dalla legge, ma nella pratica si è agito all'opposto, includendo un'azienda che già stava eseguendo in lavori della pista ciclabile Valliera-Adria che guarda caso è l'unica che ha presentato l'offerta ed è risultata vincitrice.
Il sindaco è chiamato anche a rispondere del fatto che in Consiglio comunale non abbia replicato a Omar Barbierato quando questi si era dichiarato contrario al taglio degli alberi, quindi sul motivo per cui non ci sia un atto documentale che certifichi che i pini erano malati e pericolosi.
Inoltre si vuol sapere come “si giustifica il fatto – sottolinea Zanellato - che negli atti del Comune si legge che i lavori seguiranno le direttive Pnrr in modo tale che i lavori ‘non arrechino significativi danni ambientali’, mentre tutti abbiamo visto che cosa è successo in Borgo Canareggio”.
A questo punto il Pd si domanda: “Come fa il sindaco a promettere ai residenti della zona che potranno parcheggiare nel cortile delle ex-Canossiane quando è il primo a sapere che non sarà possibile?”
Le tempistiche usate sono significative: il 20 luglio la giunta approva il progetto, il 21 luglio il dirigente ai lavori pubblici incarica il Consorzio energia Veneto (CEV) di fare da stazione appaltante e contemporaneamente trasmette l'elenco delle undici ditte da invitare alla gara al consorzio stesso, elenco che rimarrà segreto fino al giorno dell'assegnazione dei lavori. Lo stesso 21 luglio il consorzio invita le 11 ditte a presentare l'offerta entro le 14 del 26 luglio, solo quattro giorni per presentare un'offerta per un importo di tre milioni di euro e con diverse tipologie di lavori.
Il 26 luglio alle 15,52 viene indicata la ditta aggiudicataria dei lavori. “Questa stupefacente celerità nelle procedure seguite – rileva il Pd - non ha precedenti e non esisteva timore di perdere il finanziamento Pnrr, come invece è stato detto.
E' doveroso, pertanto, che siano date risposte a questi interrogativi, purtroppo l'amministrazione comunale con questo atteggiamento omissivo non allontana certamente dubbi e sospetti”.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE