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il caso

Bolletta da oltre 2mila euro a una 93enne

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Maria Busana, prossima ai 93 anni, residente a Padova in zona Crocifisso, ha recentemente ricevuto una bolletta del gas con una cifra sconcertante: 2.542,36 euro per il periodo tra dicembre 2023 e gennaio 2024. La notizia ha destato stupore e preoccupazione nella anziana signora, soprattutto considerando che l'anno precedente aveva pagato circa 660 euro per lo stesso periodo.

L'ex sarta, che per 43 anni ha gestito un negozio di merceria in via Facciolati, si è rivolta all'associazione Federcontribuenti per ottenere assistenza. Dopo una prima contestazione e il conseguente storno della bolletta, Maria Busana ha ricevuto nuovamente la richiesta di pagamento per la medesima cifra.

La nipote della signora ha specificato che la contestazione riguarda il costo a metro cubo del gas, il quale ha subito un notevole aumento rispetto all'anno precedente. Questo aumento, spiega, è dovuto a variazioni nel mercato dell'energia, con prezzi che possono oscillare notevolmente e comportare bollette esorbitanti.

Il presidente nazionale di Federcontribuenti, Marco Paccagnella, ha evidenziato che casi simili coinvolgono spesso anziani e famiglie, vittime di vecchi contratti che si rinnovano automaticamente con condizioni sfavorevoli per il consumatore. L'associazione ha già preso provvedimenti legali per assistere la signora Busana e chiedere l'annullamento e lo storno della bolletta, affinché venga emessa con un costo più congruo e trasparente.

Tuttavia, Federcontribuenti mira ad andare oltre: il presidente Paccagnella ha annunciato l'intenzione di rivolgersi al legislatore per richiedere non solo un tetto al costo dell'energia, ma anche un limite al ricarico applicato dalle compagnie, al fine di evitare profitti eccessivi a discapito dei consumatori.

L'avvocato Fabio Gabrieli, consulente legale dell'associazione, ha spiegato che i gestori hanno il diritto di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali, ma devono seguire una procedura stabilita. Nel caso della signora Busana, sembra che non siano state rispettate le procedure, e pertanto l'associazione sta valutando le azioni da intraprendere per opporsi al pagamento.

Per i consumatori che si trovano in situazioni simili, l'avvocato Gabrieli consiglia innanzitutto di verificare i valori della bolletta e di controllare se è stata correttamente applicata la tariffa in base ai consumi effettivi. In caso di discrepanze significative, è consigliabile rivolgersi a un'associazione di consumatori per ottenere assistenza e supporto nella contestazione della bolletta.

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