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BADIA POLESINE

La polizia scientifica entra in classe

Un momento speciale per tutti i ragazzi

La polizia scientifica entra in classe e gli studenti entrano in una scena del crimine. Dalla pluriennale collaborazione tra la polizia scientifica e il Primo Levi è nato quest’anno il progetto “La scena del crimine”: frutto del lavoro di squadra degli operatori della scientifica e dei docenti delle classi quarte e quinte degli indirizzi chimico tecnologico ed economico.

Il progetto, che si pone come obiettivo l’avvicinamento dei giovani al mondo della polizia, ha impegnato gli studenti in due giornate. Accompagnati dalle docenti Olivia Boschini, Elisa Canetto, Monica Galifi ed Elisa Richetti, gli studenti si sono recati alla questura di Rovigo dove sono stati accolti dagli operatori della polizia scientifica e dal nuovo vice ispettore Giuseppe Fardella.

Questa giornata è servita per far conoscere le diverse strumentazioni, le tecniche e le procedure impiegate sulla scena di un crimine, quali la rilevazione di impronte su diversi materiali, il prelievo del dna, la repertazione delle eventuali armi rinvenute sulla scena. Significativo anche l’intervento degli operatori della polizia postale, focalizzato in particolar modo sui rischi delle truffe connesse all’uso della rete. La giornata si è conclusa con il saluto da parte del vicario del questore Maria Olivieri. Successivamente, l’aula magna della sede Einaudi ha ospitato la seconda giornata, durante la quale il vice ispettore Giuseppe Fardella e il sovrintendente capo Stefano Puggina hanno allestito una vera e propria scena del crimine.

A completamento dell’attività di repertazione, alcuni campioni di polveri, liquidi, terreni e bossoli raccolti dai ragazzi saranno analizzati in istituto. Durante questa seconda giornata, Puggina e Fardella hanno omaggiato la studentessa Margherita Salterini con un libro sul crimine e la scienza, congratulandosi per l’essersi distinta in una selezione nazionale con soli 25 posti disponibili.

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