VOCE
VENETO
22.03.2024 - 08:00
Nel mondo digitale di oggi, dove le immagini vengono condivise e distribuite con un semplice clic, una truffa informatica si nasconde dietro l'angolo. Chi avrebbe mai pensato che una foto pubblicata su un profilo social potesse diventare l'oggetto di un tentativo di estorsione? Eppure è quello che è successo a un negoziante di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso.
Una società straniera, con sedi anche in Italia, ha avvicinato il negoziante accusandolo di aver utilizzato un'immagine protetta da diritti d'autore. Ma cosa significa questo? Significa che la foto in questione non può essere utilizzata senza il permesso del suo legittimo proprietario. E in questo caso, la società straniera sostiene di essere quel proprietario e chiede un risarcimento. Una richiesta di diverse centinaia di euro che ha immediatamente allarmato il negoziante.
A difesa del negoziante è subito intervenuta Antonella Secchi, direttrice di Ascom Vittorio Veneto. Dopo aver ricevuto l'informazione, ha immediatamente inviato una lettera di diffida alla società. "Se si tratta di truffe, ne scopriamo una di nuova ogni giorno" ha affermato Secchi, che ha dovuto affrontare l'insistenza della società anche dopo la diffida. Ma Secchi non si è arresa: "Insistono con le loro richieste - spiega la direttrice - che non abbiamo alcuna intenzione di esaudire, anche alla luce delle nostre ricerche".
E' emerso che la società straniera, pur avendo sede anche in Italia, inviava email per chiedere risarcimenti dicendo di agire per conto di famose agenzie di stampa. Ma non si tratta di una truffa nel senso classico del termine. Piuttosto, sembra essere un tentativo spudorato di estorcere denaro. Una serie di elementi fanno pensare a una situazione sospetta: la richiesta viene inviata via mail, non via Pec, non esiste prova del mandato affidato, non si capisce a che immagine ci si riferisca. "Insomma sono poco credibili, quanto insistenti" afferma Secchi.
La direttrice di Ascom ha infine lanciato un appello per invitare i suoi associati a essere prudenti con l'uso di Internet e dei social network. "Bisogna sempre essere certi delle immagini che si pubblicano - dice - perché ci sono molte società più o meno reali che provano a estorcere denaro a chi magari non si è mosso con circospezione. E comunque, in caso di richieste di denaro, ci si rivolga sempre agli uffici di Ascom prima di pagare".
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