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L’acqua per l’Alzheimer non muore

Un docufilm che tocca nel profondo

L’acqua per l’Alzheimer non muore

“L’Acqua non muore mai, cinque domande sull’Alzheimer e l’identità”, questo il titolo del docufilm della regista Barbara Roganti, presentato martedì dall’Ulss 5 Polesana al cinema Duomo, nell’ambito del progetto Ora, orientamento rete ascolto, un servizio professionale gratuito promosso dalla fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, per supportare i familiari e i caregiver di persone con Alzheimer e demenze che abitano nel territorio afferente all'azienda Ulss 5.

Obiettivo del progetto Ora è fornire un supporto psicologico attraverso l’ascolto, favorendo non solo l'inserimento della persona con diagnosi di demenza, in una rete e l’orientamento, ma anche gli strumenti per far fronte alle situazioni di stress collegate all'insorgere e al progredire della malattia. Il Progetto offre gratuitamente ascolto e formazione per familiari e caregiver attraverso un centro di ascolto che fornisce informazioni sui problemi concreti che la malattia comporta, sui corsi e sui servizi di supporto psicologici anche ai caregiver con colloqui individuali, familiari e di gruppo. Il progetto è gestito, coordinato e sviluppato da quattro psicologhe/psicoterapeute che offrono ai caregiver informazioni sulla malattia, per favorire la comunicazione e la relazione con la persona che ha ricevuto una diagnosi di demenza.

“So quanto questa malattia porti con sé angoscia e dolore negli animi e nei cuori dei pazienti e delle loro famiglie - ha affermato il direttore generale dell’azienda Ulss 5, Pietro Girardi, che ha rappresentato volontà di essere al fianco delle famiglie e ringraziare operatori, psicologi, geriatri e tutto il personale sanitari - Il nostro impegno è quello di esserci e di affinare sempre più le conoscenze e la capacità di essere un supporto per le persone e le famiglie”.

Il direttore dei servizi socio sanitari, Marcello Mazzo, ha introdotto il docufilm sottolineando come l’Ulss 5 creda nel valore dell’iniziativa. Presente, alla proiezione di ieri, anche Leda Bonaguro, che ha portato i saluti del professor Muraro, presidente della fondazione Cariparo, testimoniando la difficoltà umana e personale che si incontra nell’affrontare la demenza quando questa colpisce una persona amata. Alla termine del documentario si è tenuto un dibattito partecipato tra il pubblico, la regista e gli operatori di Ora e dei centri per i disturbi cognitivi e le demenze dell’azienda Ulss 5 Polesana.

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