VOCE
VENETO
25.03.2024 - 10:07
Negli ultimi trent'anni, abbiamo assistito a inverni sempre più caldi. La media delle temperature ha raggiunto gli 8 gradi, la più alta dal 2014. Questo è quanto emerge dai dati Arpav che sottolineano una tendenza chiara: l'aumento delle temperature invernali è un fenomeno sempre più diffuso.
L'inverno appena passato è stato il secondo più caldo dell'ultimo trentennio, con una media delle temperature più alta dall'anno anomalo che è stato il 2014. "Anche quest’anno, come nei 4 precedenti, l’inverno meteorologico è trascorso con temperature quasi sempre sopra la norma, registrando un valore medio complessivo molto prossimo al record rappresentato dalla stagione invernale 2013/14", sottolinea l’Arpav nel report appena pubblicato alla fine della stagione fredda. L'andamento climatico della stagione è stato caratterizzato da una anomala frequenza di masse d'aria relativamente miti per la stagione, a tratti di matrice mediterranea o nord-africana, a tratti di origine atlantica, senza importanti e durature incursioni fredde di origine polare o artica.
In questo scenario, l'impegno per il clima del Comune di Padova assume un'importanza fondamentale. Il Comune è impegnato nel progetto per la neutralità climatica che coinvolge altre 8 città italiane tra le cento europee. "Stiamo lavorando al climate city contract, che tra poco presenteremo alla Comunità europea – spiega Chiara Gallani, consigliera delegata al progetto – Ci stiamo concentrano anche sulla questione delle temperature, in un dialogo serrato con il mondo produttivo e un lavoro sulla zona industriale". Il climate city contract è un documento strategico nel quale devono essere identificate le azioni da realizzare per azzerare le emissioni nette di gas serra, con quantificazione delle riduzioni previste, la pianificazione temporale ed il piano finanziario.
Un punto di particolare attenzione è la zona industriale. "Un’area su cui già con il Piano del Verde abbiamo raccolto tutte le informazioni: è una zona rossa dal punto di vista delle isole di calore – spiega Gallani – Il comparto industriale a Padova è quello che si sta impegnando di più da questo punto di vista: stiamo facendo incontri e studi sia sulle riduzione di emissioni che sull’adattamento del territorio". Un dialogo con Confindustria e le aziende che potrebbe aprire anche a collaborazioni tra realtà diverse, anche banalmente sullo scambio di energia. La sfida per il clima è dunque partita e, nonostante le difficoltà, la città di Padova sembra pronta a raccoglierla, consapevole che, come affermato da Gallani, "C’è bisogno dunque di conoscenze, di progetti e soprattutto di fondi".
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