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VENETO

Uccide un cane a fucilate: "Credevo fosse una nutria"

Sequestrate tutte le numerose armi in possesso dell'agricoltore

Sparatoria a Lozzo Atestino: L’agricoltore che ha ucciso il cane perde le sue armi

Venerdì alcuni cicloescursionisti in transito lungo la ciclabile che costeggia il canale Bisatto, a Lozzo Atestino, hanno udito degli spari provenire da un campo agricolo. Preoccupati, hanno chiamato il 112, la centrale di Abano Terme indirizzò sul posto i Carabinieri Forestale. Arrivati sul luogo, i militari hanno trovato la carcassa di un cane con ferite compatibili con quelle da arma da fuoco.

Le testimonianze raccolte sul luogo hanno portato i militari a eseguire una perquisizione domiciliare a carico di un agricoltore del posto. L'uomo, un 64enne, aveva in suo possesso 6 fucili, 2 pistole e 48 cartucce di vario calibro. L'agricoltore aveva sparato e ucciso il cane, sparandogli cinque fucilate, difendendosi dicendo che aveva scambiato l'animale per una nutria.

Il questore Marco Odorisio, il 25 marzo, ha preso la decisione di ritirare tutte le armi in possesso dell'agricoltore, insieme alla licenza di porto di fucile uso caccia e la relativa denuncia di detenzione delle armi. Questo provvedimento è stato preso in base all'articolo 39 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps), che permette il ritiro cautelativo delle armi in caso di affievolimento o venir meno dell’aspetto soggettivo relativo alla detenzione e al maneggio delle armi.

La proprietaria del cane ucciso ha dichiarato che il provvedimento preso dal questore è giusto. Una decisione che invia un messaggio forte a tutti coloro che possiedono armi, sottolineando l'importanza della responsabilità e del rispetto della vita animale. 

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